Rompe la mano al suocero ultraottantenne invalido, il culmine di una serie di aggressioni e minacce. Un 47enne è stato denunciato e colpito dal divieto di avvicinamento nei confronti dei genitori della moglie.
Cattivi rapporti in famiglia che peggiorano, e non solo a causa dell’isolamento, fino a diventare vere e proprie violenze fisiche.
Un 47enne, nonostante il periodo di restrizioni, ha avuto atteggiamenti violenti nei confronti dei genitori della moglie fino ad arrivare a fratturare la mano del padre di lei, un ultraottantenne invalido civile.
Nel tardo pomeriggio del “Sabato Santo”, 11 aprile, i militari della Stazione Carabinieri di San Donà di Piave hanno eseguito un ordine di esecuzione della Procura della Repubblica di Venezia per l’applicazione di un’ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese, emesso il giorno precedente, dal gip del Tribunale lagunare nei confronti di un 47enne residente in città.
L’uomo, dalla fine del 2017 sino ai primi giorni di aprile di quest’anno, quindi in tempo di misure di contenimento per la pandemia da covid-19, si è reso protagonista di una serie di atti violenti nei confronti degli anziani suoceri, conditi da ingiurie e minacce di ogni genere finanche con l’auspicio del loro trapasso.
In un caso ha anche fratturato la mano del suocero ultraottantenne, invalido civile.
Pesanti le accuse a suo carico che vanno dai maltrattamenti contro familiari continuati alle lesioni personali aggravate e continuate, in un contesto di un’accentuata situazione di tensione nelle dinamiche familiari.
I militari, ottenuto quindi il provvedimento dall’autorità giudiziaria dopo aver ricostruito le varie vicende che si sono susseguite nel tempo col crescendo criminoso dell’autore dei reati, l’hanno quindi notificato osservando doverosamente, durante la loro attività, tutte le misure previste per il contenimento epidemiologico.