Lettere.
Volevo ringraziare pubblicamente i Vigili del Fuoco di Venezia e Mestre che sabato scorso sono venuti con un enorme senso del dovere e assoluta disponibilità, a soccorrerci nel canale a San Giuliano lungo il ponte della Libertà.
Navigando a 3 nodi (forse anche meno) con una barca da 14.50 metri lungo il canale (a 2 metri dalle bricole), si sono spenti entrambi i motori: cos’è, cosa non è, ci siamo accorti di aver preso le nasse dei pescatori (cogoli) con tanto di pali di legno, portate via dal recente maltempo, che si sono andate a incastrare tra le eliche.
In tutto questo (essendo troppo pesante la barca per essere trainata) un sommozzatore dei Vigili del Fuoco è stato 2 ore sotto acqua a sbrigliare il groviglio di rete, cime e pali di legno.
Tanto di cappello ragazzi! Qualcuno dirà, “beh è il loro lavoro”, vi dirò io che stare sotto acqua 2 ore lì, con quella temperatura, tirare a bordo le reti bagnate e sporche e portarle in discarica, quando potevano benissimo chiamare qualcuno che ci trainasse fino a qualche cantiere e farcela tirar su… Gran persone e gran lavoratori!
P.s. un grazie anche a tutti quelli che passavano di lì e tutti, ripeto tutti (tranne ovviamente qualche bambino che ha preferito passare a 3 metri a 25 nodi senza rispetto) hanno rallentato e ci hanno chiesto se avessimo bisogno di aiuto. Che se ne dica della laguna Veneta, ma un affiatamento così tra diportisti non lo si vede ovunque.
Riccardo Callegari