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Residenti delle isole di Venezia fanno esposto in Procura per “Sequestro di persona”

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Dispositivo dell’art. 605 Codice Penale: Chiunque priva taluno della libertà personale è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni. Inoltre, la pena è della reclusione da uno a dieci anni, se il fatto è commesso: 1) in danno di un ascendente, di un discendente, o del coniuge; 2) da un pubblico ufficiale, con abuso dei poteri inerenti alle sue funzioni. Se il fatto di cui al primo comma è commesso in danno di un minore, si applica la pena della reclusione da tre a dodici anni… e poi il testo si sviluppa con tette le prescrizioni del Codice Penale. Perché questa introduzione?

Per presentare il fatto del giorno che racconta di un gruppo di persone residenti nelle isole di Venezia che ha presentato un esposto alla Procura della repubblica proprio per supposto “Sequestro di persona”. Sotto accusa la nuova normativa che impedisce di prendere i mezzi pubblici (segnatamente vaporetti, motoscafi e battelli in genere) che da Burano, Murano, Torcello, Sant’Erasmo, Vignole, ma anche da Giudecca e Lido, che permettono di lasciare l’isola per raggiungere il ‘centro storico’ in assenza di Green Pass rinforzato. Il problema non è di facile soluzione e offre il fianco a gravi discriminazioni sociali: senza potersi spostare le persone non possono andare a lavorare e i ragazzi non possono andare a scuola. Spesso in loco, inoltre, non ci sono nemmeno centri per i tamponi che procurano i pass temporanei.

Una tesi degli “isolani”: perché il green pass base vale se si sale su un traghetto a Messina e su un battello Actv che parte da Burano ci vuole il Green Pass rinforzato?
In Sicilia e Calabria gli spostamenti marittimi sono possibili con un tampone rapido negativo grazie a disposizione dei rispettivi governatori: “E’ dunque solo questione di volontà?” si chiedono.
I soggetti accusati del presunto “Sequestro di persona”?
Il presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, tutti i membri del Governo, e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Cosa dice la normativa?
Da lunedì 10 gennaio 2022, in ottemperanza al DL del 30 dicembre 2021, n. 229 Misure urgenti per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 e disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria. (21G00258) (GU Serie Generale n.309 del 30-12-2021), fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 o comunque fino a nuova e diversa disposizione da parte del Governo, la fruizione del servizio di trasporto pubblico di linea è consentito esclusivamente ai soggetti in possesso delle seguenti certificazioni verdi COVID-19:
– per avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, (al termine del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della relativa dose di richiamo);
– per avvenuta guarigione da COVID-19, con contestuale cessazione dell’isolamento prescritto in seguito ad infezione da SARS-CoV-2, disposta in ottemperanza ai criteri stabiliti con le circolari del Ministero della salute;
– per avvenuta guarigione da COVID-19 dopo la somministrazione della prima dose di vaccino o al termine del (ciclo vaccinale primario o della somministrazione della relativa dose di richiamo);
ai soggetti di età inferiore ai dodici anni e ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale, sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute.

I residenti delle isole non vaccinati sono infuriati per la discriminazione sin dai primi di dicembre dello scorso anno, quando hanno cominciato a nascere progetti di trasporti “alternativi” con barche “solidali” private, ma ora il confronto si sposta su un piano superiore. Nell’esposto in Procura si chiede alla Magistratura di indagare per il sospetto di un reato, indicando contemporaneamente la via d’uscita: deroga immediata sulla scorta di quella già riservata agli studenti e a chi deve spostarsi per motivi di salute, “concessa” una decina di giorni fa, con “pass-base“.

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4 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Premetto che abito a Pellestrina. Quindi superprigioniera. Non credo alle buffonate del vaccino e tantomeno ai tamponi. Non capisco perchè io non possa transitare nei due ferry per andare in terraferma. Dopotutto se sono dentro la mia auto e non scendo che problema c’è!

  2. La certificazione verde covid 19 non esiste. Esistono due cose: esiti esami clinici quindi appartenenti al ministero della sanità e uno strumento del ministero delle finanze detto green pass. Le due cose non sono in pertinenza . Ciò che è corretto esibire è un eventuale libretto sanitario che regolarmente compilato attenta la sanità di un cittadino . Non esiste base , né super né triple green pass. Ma soprattutto non è strumento sanitario. E come tale già così è un abuso. Come la tassa TV in bolletta enel.

  3. Caro sig. Marco noi non dobbiamo piangere nessun male, visto che siamo tutelati sia dalla costituzione italiana che a me risulta essere ancora in vigore anche se questo governo ne sta facendo carta straccia e cmq a tempo debito dovrà darne conto alla magistratura, e siamo altresi tutelati dalle leggi europee che anche queste vengono usate quando fa comodo da questo famigerato governo, cmq sappia che stiamo facendo tutte le denunce possibili a tutti i livelli consentiti sia in Italia che alla corte europea dei diritti dell’uomo. Se posso darle un consiglio dovrebbe documentarsi meglio, si guardi le leggi e poi esprima un’opinione. Cordiali saluti fernanda

  4. chi è causa del suo mal,pianga se stesso,la campagna vaccinale è stata fatta isola per isola,chi non ha aderito deve pagare la sua scelta,liberissimi di farlo,ho assistito a diversi episodi dove invitati dal personale actv a indossare la mascherina,inveivano contro gli stessi e in navigazione se la abbassavano,lasciamo perdere i ragionamenti che taluni fanno,il virus deve aver colpito una parte anatomica in particolare.

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