“Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?”. A citare le parole di Marco Tullio Cicerone è il capogruppo della Lista Tosi in Consiglio regionale Stefano Casali rivolgendosi al premier Matteo Renzi oggi in visita a Verona. Il riferimento è ai quadri di Castelvecchio.
“Renzi lo scorso settembre – spiega Casali – aveva promesso che i 17 dipinti trafugati al museo di Castelvecchio e ritrovati in Ucraina, sarebbero tornati in Italia a novembre e quindi nella loro sede museale originaria. Un impegno riportato da tutte le testate giornalistiche locali e nazionali. Si tratta dunque dell’ennesima promessa non mantenuta dal premier toscano che pur non essendo stato eletto da nessuno, dovrebbe governare in modo equilibrato e tutelare anche i capolavori d’Italia, ma soprattutto risolvere i problemi prima di fare propaganda. Il presidente del Consiglio dei Ministri non fa i conti con la memoria dei veronesi e ancor più grave la motivazione di tale mancanza: troppo impegnato con il referendum per organizzare il rientro delle opere. Un’argomentazione che ci indigna, Renzi avrebbe potuto tener fede all’impegno magari con uno evento referendario in meno ma riportando a Verona i quadri di valore artistico, culturale e morale inestimabile, e non solo per i veronesi. Una stima, anche economica, che il premier sembra non conoscere dato che oggi torna Verona a mani vuote, nonostante la parola data solo un paio di mesi fa ai veronesi, che di scuse non vogliono più sentirne”.
26/11/2016