«Qui se mostri il seno bevi gratis»: il cartello diventa un caso. Uno psicologo denuncia, il barista dice che si trattava di uno scherzo mentre in rete i pareri si scatenano.
Uno dei tanti bar di Treviso si trova al centro dell’attenzione mediatica di tutti i tipi, buona e meno buona. Il cartello scanzonato è al suo posto da tempo, tutti i clienti lo hanno sempre letto senza farci troppo caso. Oggi invece quel cartello è diventato un affronto alla dignità del genere femminile.
Il barista dice che è uno scherzo ma la sua ‘pubblicità’ ha fatto scatenare il web.
Si tratta della proposta ‘indecente’ di un trevigiano che invita le clienti a mostrare il seno ( o altro ) per bere gratis.
Non solo, più la taglia del reggiseno è alta più shottini (bicchierini alcolici) bevi, e se ti porti a casa il barista bevi gratis tutta la sera.
La tariffa – come riferisce il Corriere del Veneto – è esposta davanti al bancone delle mescite, appesa alle spine della birra, stampata al Pc su un foglio ed è inserita in una normalissima busta di plastica trasparente.
Una proposta goliardica legata anche al fatto che il piccolo locale di Treviso è un luogo di ritrovo per giovani e dove tra un bicchiere e l’altro lo scherzare è un dato di fatto.
A scatenare l’ira per quella proposta sessista in bella mostra ci ha pensato un avventore, uno psicologo molto seguito sui social, che denuncia la “caduta in basso” della società e quanto “la squalifica delle donne sia disarmante”.
Lo psicoterapeuta Andrea Sales ha così denunciato pubblicamente l’ulteriore caduta di moralità. Se n’è andato indignato e ha pubblicato la foto di quelle parole scritte in stampatello sulla propria pagina Facebook, così la goliardata è diventata polemica.
Sui social in molti sposano le tesi del professionista. Ma il barista ricorda che il cartello è lì da sei anni, nessuno si è scandalizzato, tutti si facevano una risata e naturalmente la proposta non ha mai avuto seguito.
(foto d’archivio)
Sono Giuseppe di Treviso anche secondo me si tratta di una goliardata. Piena solidarieta” con i titolari del locale