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Progetto Tesa 4 di Ca’ Foscari a San Basilio: «Affaccio sul mondo, simbolo di dialogo»

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Progetto Tesa 4 di Ca' Foscari a San Basilio: «Affaccio sul mondo, simbolo di dialogo»

«Una Università che vuole stare al passo con i tempi, cresce e fa crescere la città nel dialogo fra la tradizione e l’innovazione. Completiamo un percorso di ristrutturazione assieme al porto e alle istituzioni pensato 10 anni fa»: il rettore dell’Ateneo di Ca’ Foscari di Venezia Michele Bugliesi mercoledì ha presentato alla città il progetto di sistemazione e rinnovo della Tesa 4 di San Basilio, al magazzino 5 del polo didattico universitario, realizzato con una concessione in area portuale e la partecipazione del Comune. Con Bugliesi: Pino Musolino, presidente dell’Autorità di sistema portuale, Alberto Cecchetto, architetto della Cecchetto&Associati srl che ha vinto la gara e Neal Hartman, direttore di Science Gallery Venice. Quest’ultima sarà sede italiana di una rete internazionale dedicata all’arte e alla scienza. Ne fanno parte le gallerie di Dublino, Londra, Melbourne, Bangalore, Detroit, Rotterdam e Atlanta.

progetto tesa 4 ca foscari san basilio nostra 680 2

Tesa 4 a San Basilio è un nuovo centro di studio e creatività, un luogo aperto e moderno che darà nuova vita al magazzino ottocentesco Visconti affacciato sul canale della Giudecca e nuova energia all’intera area. Nuove aule, l’auditorium, servizi e dotazioni per la didattica nei corsi di area linguistica e umanistica. Con Science Gallery Venice e le sue attività la città e l’università interagiscono: pensato come luogo di eventi, work shop, dibattiti e scambi. Il progetto è dell’architetto Alberto Cecchetto. Un intervento reso possibile dalla collaborazione con l’Autorità di sistema portuale.

«Un piano di rigenerazione urbana e portuale, simbolo di dialogo tra città e porto che sono la stessa cosa. Non è un caso che tutte le gallery delle 7 città collegate, tranne Bangalore, stiano sull’acqua. Il che dimostra che la formazione e la cultura che passa attraverso le relazioni che si instaurano nei porti è ampia e cosmopolita, in vista della formazione delle nuove classi dirigenti – dice il presidente Musolino – È il primo passo di un percorso per portare persone che arrivano a restare a Venezia, sfida e patrimonio della venezianità di domani», e in questo senso le infrastrutture in zona, come il parcheggio di Santa Marta, contestato in particolare dal presidente della Municipalità di Venezia, Andrea Martini, spiega Musolino, «non devono essere pensate come elementi di rottura. Il dialogo ci sarà – assicura – e anche la ripiantumazione degli alberi. Voglio ricordare che esistono delle leggi precise in merito, e tutto il lavoro fin qui svolto, nella zona un tempo adibita al deposito carrozze dei treni per il lavaggio, è stato portato avanti da Rfi (Retete ferroviaria italiana). Ci sarà massimo coinvolgimento della popolazione – assicura il presidente – Non rispondo a un processo che i comitati fanno alle intenzioni, non essendoci ancora un progetto definitivo da presentare».

Tesa 4 prevede un investimento complessivo tutto dell’Ateneo di 9,5 milioni di euro. Il magazzino, ex Visconti, amplificherà la valenza del luogo: realizzato in legno e mattoni per il porto franco a fine ottocento, e rinforzato con il calcestruzzo negli anni ‘20 dopo un incendio, oggi è in stato di abbandono. A fine lavori, nel 2022 secondo Bugliesi, ospiterà un auditorium e 11 aule di varie dimensioni (con 1.098 posti su una superficie di quasi 1.400 metri quadrati), una caffetteria, spazi per l’incontro, lo studio e il co-working, per la ricerca e la didattica, e uffici.

«Un piano pensato molto tempo fa e che avrà a breve un progetto esecutivo prima del termine del mio incarico a settembre», dice Bugliesi. «Un’opera collettiva. Senza collettività l’architettura è destinata a naufragare – dice Cecchetto – Quando abbiamo vinto la gara due anni fa non abbiamo capito subito l’importanza del coinvolgimento del porto: le zone portuali sono quelle in cui si esprime al meglio la potenzialità di una città. Il fronte acqueo condiziona l’organizzazione dello spazio che è condiviso tra scalo marittimo e città. Nei rendering vorrei vedere più movimento, disordine, qualcuno seduto per terra, le pareti della Science Gallery con scritte e disegni e persone che entrano, escono, si incontrano al piano terra e sulle scale».

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Tesa 4 sarà in 4 piani. Piano terra e primo piano con aule, un sottotetto, e una vista sul canale della Giudecca. Proprio sui piani affacciati all’acqua nascerà la Science Gallery Venice su due piani. Aperta ai residenti, agli studenti, ai visitatori, alla città e polo didattico. Tesa 4 è anche il luogo privilegiato del contatto fra le due università: Ca’ Foscari e lo Iuav, che sta accanto. «L’Amministrazione è stata presente in modo attivo – ricorda Giorgia Pea consigliera delegata alla Cultura del Comune di Venezia – Il dialogo fra le istituzioni, la città e il porto è stato intenso, continuo e proficuo. Ringrazio il rettore Bugliesi per il carattere di apertura alle giovani generazioni e ai “foresti” che ha contraddistinto il suo mandato. Dobbiamo creare al livello urbanistico un accesso più fruibile a questo luogo strategico che è il polo didattico di San Basilio – afferma Pea – È un impegno che la prossima amministrazione si dovrà assumere e per il quale, nel caso, continuerò impegnarmi perché si crei una cerniera di apertura, non di chiusura, fra terra e acqua».

Rispetto al rapporto con le altre Science Gallery internazionali, «Venezia assumerà il ruolo di città di “contaminazione” e incontro fra culture, studenti, professori, ricercatori, artisti e turisti, incoraggiati a condividere e allargare i propri orizzonti – spiega il direttore della Science Gallery Neal Hartman -. Ca’ Foscari chiama tutti a contribuire attivamente ai suoi valori: sostenibilità, accessibilità e inclusione».

Antonella Gasparini

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