“Esprimo grande vicinanza e solidarietà alla città di Verona e alle zone colpite dal nubifragio nelle province venete, queste precipitazioni purtroppo sono sempre più frequenti e bisogna correre ai ripari per tutto il Veneto”.
A commentare la notizia è il professor Stefano Zecchi, candidato sindaco con il Partito dei Veneti per la Comune di Venezia.
“Quanto accaduto a Verona deve però essere un avvertimento, un monito per Venezia: l’incuria delle rive della sua laguna con le briccole vaganti in questi anni, la mancata pulizia dei canali e l’assenza di una vera manutenzione sulle strade e le antiche fognature”.
“Non si può più agire solo a posteriori con la richiesta dello stato di crisi per i danni subiti – afferma Zecchi – i cambiamenti climatici sono eventi che devono essere affrontati anche a livello urbanistico, con progetti da parte di esperti e investimenti importanti per quanto riguarda, ad esempio, i sistemi di scolo e le fognature nelle città, come anche per rafforzare gli arginamenti dei fiumi e creare dei sistemi di protezione efficienti contro le valanghe”.
“Naturalmente auspichiamo che la richiesta dello stato di crisi venga accolto con celerità – conclude il professore – così che i comuni flagellati possano ottenere i fondi per sistemare i danni subiti e rimettersi in piedi. Ma occorre ragionare subito in termini di prevenzione per i centri storici delle d’arte, e soprattutto per una città delicata come Venezia dove tutti i lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, non possono più attendere ma hanno costi ben più alti che in qualsiasi altra città. E’ anche per questo che oggi sosteniamo la necessità e l’urgenza di arrivare al riconoscimento di uno Statuto Speciale per Venezia”.