Pontile con rifiuti a Venezia. Tracce inequivocabili abbandonate di una festa che si è tenuta verosimilmente nottetempo nel pontone Actv. Forse un compleanno, o una cena al risparmio, che fa tanto “giovane trasandato on the road”, chi lo sa. Fatto sta che il pontile di Giardini Biennale, quello usufruito anche dalle persone che prendono il motoscafo per andare all’ospedale, per dire, questa mattina, mercoledì 26, era in questo stato.
E si riaprono così le porte ai consueti discorsi: Venezia ormai frequentata da un tipo di turisti che non portano alcuna ricchezza, i visitatori ‘mordi e fuggi’ aumentano il numero delle presenze città, usufruiscono dei servizi pubblici (trasporti e rifiuti), ma non ‘lasciano’ nulla alle categorie commerciali, i giovani che mangiano (e dormono) con sistemazioni ‘di fortuna’ degradano l’immagine della città, e così via.
Ma ormai è quasi tutto un take-away e i risultati sono davanti agli occhi di tutti. E siamo solo all’alba dell’apertura della ‘Diversamente Biennale’ che prevede l’apertura del Padiglione Italia (dal 29 agosto al 31 dicembre 2020, Giardini della Biennale) e della Mostra del Cinema.
Iniziative culturalmente lodevoli, sia chiaro, ma che se non sono inquadrate all’interno di un contesto qualitativo rischiano di portare l’ennesima percentuale di ‘vacanzieri socialmente disordinati’, che sono poi della matrice dei migliaia che hanno fatto impazzire i residenti della Celestia l’anno scorso quando si stendevano tutti a terra per riposarsi nei dintorni della nuova sede espositiva non permettendo di camminare ai residenti, o quando organizzavano partitelle di calcio tra le case con pallonate sugli scuri, o quando usavano i gradini dei piani terra per sedersi svaccati rimbrottando l’anziano che chiedeva loro di spostarsi per rientrare.
Tornando a questa mattina, per gli appassionati dei particolari, sulle panche del pontile dove gli anziani abitualmente si siedono aspettando il motoscafo che va all’ospedale, si potevano trovare: una dozzina di confezioni di gelato-tartufo, quello che resta di una torta di more e relativo involucro , cicche di sigarette a terra, qualche contenitore vuoto di bibite, resti di anguria schiacciata, tracce di vomito, ecc.
Infine, come annotazione, giusto dire che fuori dalla passerella del pontile sono presenti due (dicasi due) cestini di rifiuti dalle grandi dimensioni con tanto di portacenere praticamente semivuoti.
Il problema è sempre lo stesso: educazione ( ex-ducere=condurre fuori), all’uomo, come a tutti i primati, dopo la nascita si devono insegnare le regole condivise dal gruppo sociale, cioè caro figliolo non ti proibisco tutto ma non ti lascio fare nemmeno tutto quello che vuoi. Invece appena a questi ragazzi si pone qualche minima limitazione di buon senso subito si sentono privati della libertà! E chi si doveva sedere dove loro hanno gettato le immondizie non è stato privato della propria libertà? Purtroppo è anche colpa dei loro genitori che scambiano tolleranza per lassismo.