IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

sabato 20 Aprile 2024
7 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEtragediaPonte Morandi, a Genova, crollato: decine di morti. Sul posto c'era un nubifragio
Questa notizia si trova quitragediaPonte Morandi, a Genova, crollato: decine di morti. Sul posto c'era un...

Ponte Morandi, a Genova, crollato: decine di morti. Sul posto c’era un nubifragio

pubblicità

Ponte Morandi, a Genova, crollato: decine di morti. Sul posto c'era un nubifragio

“Oh mio Dio, oh mio Dio”. Sono urla disperate quelle che accompagnano un terribile video pubblicato oggi in Facebook.
Il Ponte Morandi, a Genova, sta crollando sotto i loro occhi. Nelle immagini si vede il ponte cedere sotto il nubifragio che sta colpendo in queste ore il capoluogo ligure.
Il Ponte crolla mentre sopra ci transitavano auto e altri mezzi in un momento di traffico normale. Il pensiero di trovarsi improvvisamente davanti il vuoto in quanto una parte del ponte è crollato è un incubo che sta facendo il giro del mondo.

“Il Ponte Morandi crollato ha provocato auto accartocciate come lattine”, “I piloni del viadotto sono distrutti, le macerie crollate a terra e i capannoni divelti”. Queste le parole delle agenzie giornalistiche che stanno rimbalzando in ogni giornale.

Le immagini postate sui social mettono a fuoco la fantasia: alcune auto parcheggiate sotto il ponte sono rimaste coinvolte dal crollo, il viadotto foto sembra spezzato come un modellino in scala: si vede la struttura di asfalto e ferro crollata, il ‘vuoto’ lasciato da un estremo all’altro e lo scheletro dell’ ‘armatura del cemento.

Alle spalle del viadotto anche molte abitazioni. Le macerie hanno travolto anche alberi e fili dell’alta tensione, oltre ad alcuni tralicci. In una foto diffusa dai vigili del fuoco si vede anche un camion che è riuscito a fermarsi proprio prima della zona crollata.

Almeno 20 vittime accertate e 13 feriti, di cui 5 in codice rosso e 4 in codice giallo, una trentina di auto coinvolte e 3 tir e il timore che il numero delle vittime possa aumentare: questi i numeri del disastro avvenuto nella tarda mattinata di oggi che ha riguardato il “Il Viadotto Morandi, Il viadotto Polcevera dell’autostrada A10, chiamato ponte Morandi poiché intitolato a Riccardo Morandi, inaugurato nel 1967.

Cinque persone sono state estratte vive dalle macerie e una decina sono al momento i dispersi. “Andremo fino in fondo per accertare le responsabilità di questo disastro immane”, ha scritto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

“Si sono attivati i tecnici di Autostrade per verificare la tenuta del resto del ponte”, ha reso noto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, a margine del Comitato operativo in corso a Roma.

“Mi dispiace tantissimo, mi dispiace da cittadino italiano, constatare come sulla manutenzione ordinaria” in Italia “non si sia fatto a sufficienza e questi fatti ne sono purtroppo la testimonianza”, accusa il ministro Danilo Toninelli. “Sto andando sul posto perché lo Stato, in questo momento, deve far sentire la sua vicinanza ed essere accanto prima di tutto alle famiglie delle vittime”, fa sapere il vicepremier e ministro Luigi Di Maio.

“La città non è in ginocchio, saprà reagire”. Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci. Per il governatore Giovanni Toti, si tratta di “Una tragedia immane”. Toti e Bucci hanno partecipato ad una riunione alla protezione.

Sulla A10 Genova-Savona è stato chiuso il tratto tra il bivio A7 Milano-Genova e Genova Aereoporto in entrambe le direzioni. Rallentato anche il traffico ferroviario.

Il ponte Morandi ha una lunghezza di 1.182 metri, un’altezza al piano stradale di 45 metri e 3 piloni in cemento armato che raggiungono i 90 metri di altezza. Venne edificato con una struttura mista: cemento armato precompresso per l’impalcato e cemento armato ordinario per le torri e le pile.

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Era possibile prevederlo a causa dell’enorme stress dinamico. Per decenni abbiamo insegnato a tutti la tecnologia del calcestruzzo. È dal 1980 che parliamo di tecnologia e ripristini strutturali a tutti ing da Anas a autostrade e università.

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img