Chiede all’amica di custodire la pistola che deteneva abusivamente con ben 50 proiettili.
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre sono intervenuti in una abitazione privata e hanno denunciato un cittadino tunisino – ex guardia giurata – e una donna mestrina per detenzione abusiva ed omissione di custodia di arma.
Ieri sera, 5 febbraio 2021, una donna tunisina chiama il 112 per segnalare una condotta poco chiara
alla quale aveva assistito.
Il racconto parla di una pistola con tanto di munizioni prelevata da una italiana, che aveva avuto accesso con le chiavi al suo appartamento ed era stata incaricata dal proprio marito, in questo periodo in Tunisia, di prelevare la pistola – regolarmente detenuta dall’uomo – e le munizioni, e portarle con sé.
L’operatore della Centrale Operativa ha attivato immediatamente l’autoradio, al fine di verificare la segnalazione che trattando di armi era doveroso approfondire.
La casa della donna italiana, che si trova poco distante, viene raggiunta
in pochi minuti.
La donna non ha problemi a specificare la natura della sua visita a casa dei tunisini e nemmeno a consegnare l’arma e i proiettili.
I militari non credono a quello che viene detto: all’ “amica” era stato chiesto dall’uomo il favore di recarsi a casa sua e portare con sé l’armamento, lasciato incustodito durante il soggiorno all’estero.
Peccato che tale semplice condotta ha violato più norme penali, suscitando la denuncia sia dell’ex guardia giurata, che della donna.
L’uomo, infatti, non solo è incorso nella violazione della omessa custodia di armi, ma – cosa ancora più grave – nella detenzione abusiva, poiché insieme alla pistola e munizionamento in regolare dotazione, i carabinieri hanno trovato 50 proiettili extra, detenuti irregolarmente.
Nei confronti dell'”amica” è scattata la denuncia per detenzione abusiva di armi, poiché priva di qualsiasi titolo amministrativo di autorizzazione a tenerla in casa.
L’episodio e favorevole per richiamare la cittadinanza tutta al rispetto della specifica normativa che ha limiti molto precisi, facilmente oltrepassabili dalla condotta scellerata ed imprudente descritta.