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Picchiano due compagne, postano il video “E se parlate dovrete cambiare città”: hanno 14 e 11 anni

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Pestano due compagne scuola e postano video, due denunce. Aggressione ripresa con telefonino, le autrici hanno 14 e 11 anni.

Picchiano due compagne, postano il video "E se parlate dovrete cambiare città": hanno 14 e 11 anni

“Dove sta andando il mondo?”. “Ma come crescono i ragazzini oggi?”. “Ma come si fa ad avere atteggiamenti criminali a queste età?”. Queste alcune delle domande che si sono posti dei genitori che si sono trovati coinvolti nella tremenda scena a cui non potevano credere.

Dapprima piccole scaramucce verbali a scuola che si concludono con quale presa in giro non gradita. Poi, per futili motivi come questi, scatta l’agguato fuori dall’istituto.

Le due ‘picchiatrici’ prendono due loro coetanee per le spalle, le tirano per i capelli fino a trascinarle a terra e le colpiscono con calci e pugni.

Urla e grida attirano fortunatamente l’attenzione di alcuni genitori che intervengono per interrompere il pestaggio. Con fatica le due piccole violente sono state separate dalle vittime.

Protagoniste della vicenda due ragazzine, di 14 e 11 anni, di una scuola di Catania, che per completare la ‘vendetta’ hanno ripreso l’aggressione con uno smartphone e postato il video su Youtube e Facebook.

Il tutto condito da insulti volgari e pesanti nei confronti della due vittime, che dopo l’aggressione sono state costrette a fare ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso di un’ospedale.

Non prima di avere ricevuto anche un serio avvertimento di rappresaglia, però, se solo avessero parlato: “… se mi fai la denuncia te ne vai da Catania…”, è la minaccia che resta pendente.

Ma la vicenda non resta nell’ambito dei social network: la dirigenza della scuola scopre la presenza dei video e interviene prontamente segnalando l’accaduto alla Procura per i minorenni di Catania che, a sua volta, attiva la polizia postale.

Per gli esperti del compartimento Sicilia Orientale, diretti dal vice questore Marcello La Bella, non è difficile risalire alle due ragazzine protagoniste del pestaggio che sono identificate e denunciate per lesioni personali e minacce aggravate.

Per la prima scatterà l’iter del procedimento penale. Per la più piccola delle due, poiché ha meno di 14 anni e quindi non è imputabile, il giudice disporrà il non luogo a procedere.

Ma per entrambe la Procura per i minorenni di Catania, diretta dalla procuratrice Caterina Ajello, aprirà un fascicolo civile per la valutazione dell’ambiente socio-familiare in cui vivono le due ragazze, con la probabile attivazione dei servizi sociali e l’intervento di psicologi.

Sembra che l’aggressione sia maturata nell’ambito di famiglie socialmente ‘fragili’.

Anche le vittime e i loro genitori non hanno, almeno all’inizio, collaborato con le indagini.

I video, grazie all’intervento della polizia postale e della Procura per i minorenni di Catania, sono stati già rimossi dai social network.

“Il cyber bullismo – spiega parlando in linee generali il vice questore Marcello La Bella, esperto del settore – è paradossalmente più grave di quello tradizionale perché la rete non dimentica e quindi l’aggressione non ha confini né geografici né di tempo”.

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