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Passeggiate e controlli nell’ultimo weekend di libertà. Code ai supermercati

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Passeggiate e controlli con centri affollati nelle città per l’ultimo weekend di libertà.
Alla vigilia del ‘rosso’, che da lunedì riguarderà ben 48 milioni di italiani di 10 regioni più la Provincia di Trento, grandi spostamenti di persone.
Il sabato di beltempo ha favorito le uscite, con strade, parchi e spiagge affollate un po’ ovunque.
Tanti gli interventi delle forze dell’ordine, allertate sui luoghi a più alto rischio assembramento – soprattutto nelle grandi città – nella fase di passaggio ad una fascia più restrittiva.
Scatta anche la corsa all’approvvigionamento di cibo e bevande nei supermercati, con la Coldiretti che invita ad evitare “inutili file” perché le forniture sono garantite.
Intanto, nelle 24 ore di sabato si sono registrate altre 26mila persone positive al Covid (come nella giornata precedente) , mentre risultano in calo i morti: 317 contro 380.
Continuano però a salire le terapie intensive: 270 gli ingressi in un giorno.
Il saldo di giornata con le uscite è di 68 pazienti in più, che porta a 2.982 le persone in rianimazione.
Il tasso di positività è in leggero calo: 7% rispetto al 7,2% di ieri.
Il decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale cancella da lunedì prossimo fino al 6 aprile il giallo dalla mappa dell’Italia, che – a parte la Sardegna, isola felice in bianco – è bicolore: rosso o arancione.
Ma il provvedimento consente alle Regioni di adottare misure più restrittive rispetto a quanto previsto dal Governo.
La Toscana in arancione, ad esempio, ha disposto la zona rossa per 3 province (Arezzo, Pistoia e Prato) ed altri dieci comuni.
Il Piemonte ha vietato gli spostamenti verso le seconde case in questo weekend.
In Campania un’ordinanza del presidente Vincenzo De Luca ha chiuso da giovedì scorso e fino al 21 marzo lungomari, piazze, parchi urbani, ville comunali e giardini pubblici.
La Basilicata – che si trovava in bilico tra arancione e rosso – da martedì sarà del colore più chiaro, ma il presidente Vito Bardi è pronto ad adottare “misure restrittive su aree determinate”.
I prefetti sono stati già allertati dal Viminale sulle attenzioni da dedicare

alle aree sottoposte al lockdown.
Servizi di controllo mirati sono stati pianificati – con il concorso delle polizie locali – sui posti della movida e nei giorni festivi e prefestivi.
Per le vacanze pasquali scatterà un’ulteriore giro di vite per monitorare gli spostamenti.
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha parlato di “controlli“, con un “approccio equilibrato”, pur nel “necessario rigore”.
In attesa della serrata di lunedì, in tanti si sono riversati fuori.
A Roma folla al Centro storico con intervento della polizia locale che ha chiuso un tratto di via del Corso e l’area di Fontana di Trevi; agenti in azione anche sul litorale di Ostia, preso d’assalto.
Nella serata di venerdì diversi gli interventi delle forze dell’ordine per sciogliere feste abusive e assembramenti, da San Lorenzo a Trastevere.
A Milano Darsena – tradizionale zona di movida all’ora dell’aperitivo – presidiata dalle forze dell’ordine per scongiurare gli assembramenti degli scorsi fine settimana.
Ieri sera nell’area una folla di circa duecento persone è stata dispersa dalla polizia locale. In città tanta gente a passeggio nelle vie dello shopping.
Non sono mancate le multe: venerdì sera in 14 sono stati beccati in un ristorante serviti da tre camerieri.
Semideserta, invece, Napoli per effetto dell’ordinanza di De Luca. Sul Lungomare il numero delle forze di polizia schierate superava quello dei passanti.
Da lunedì al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile, dunque, prevede il decreto Draghi, nelle regioni arancioni è consentito all’interno di un comune lo spostamento verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, tra le 5 e le 22, nei limiti di due persone, oltre ai minori di 14 anni.
Spostamento non consentito nelle regioni rosse.
Il 3, 4 (domenica di Pasqua) e 5 aprile sull’intero territorio nazionale (ad eccezione delle regioni bianche) si applicano le restrizioni previste per le zone rosse, ma è comunque permesso il singolo spostamento di due persone verso un’abitazione privata.
Per le seconde case, senza diverse indicazioni, vale quanto precisato dalle ‘faq’ pubblicate sul sito del Governo e risalenti al precedente esecutivo: è possibile raggiungerle, anche in un’altra regione (e anche da o verso le zone arancione o rossa), ma “la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo, e vi si può recare unicamente tale nucleo”.
Le misure di contenimento del virus adottate a livello locale, secondo il fisico Roberto Battiston, stanno funzionando e l’indice di contagio Rt è stabile a livello nazionale da almeno due settimane, con un valore intorno a 1.15, mentre è in atto una crescita degli infetti attivi trainata dalle regioni centro-settentrionali.

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