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Pandemia nel mondo, gli ultimi aggiornamenti

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Gli ultimi aggiornamenti sulla pandemia dal mondo rendono con maggior frequenza indicatori di ripresa del virus.
Questi alcuni bollettini delle ultime ore.
 
Contagi in aumento, Olanda valuta nuove restrizioni
 
Il governo olandese ha chiesto ad un gruppo di esperti un parere sulla necessità di reintrodurre le restrizioni a fronte del forte aumento dei tassi di infezione da Covid.
Lo ha annunciato, secondo quanto riporta il Guardian, il ministro della salute Hugo De Jonge.
“Sta solo andando troppo veloce. Dobbiamo affrontare il fatto che i numeri stanno aumentando più velocemente e prima del previsto”, ha detto De Jonge lanciando anche un’ allerta sui ricoveri ospedalieri.
“Il governo dovrà pensare a misure extra”, ha aggiunto il responsabile della sanità.
I Paesi Bassi hanno uno dei tassi di infezione in più rapida crescita in Europa: la media mobile settimanale dei nuovi contagi giornalieri è aumentata nelle ultime due settimane da 13,43 nuovi casi ogni 100.000 persone a 29,27 nuovi casi ogni 100.000 persone il 24 ottobre.
Nel Paese sono state eliminate quasi tutte le restrizioni anti-Covid il mese scorso, incluso il distanziamento sociale.
Allo stesso tempo, il governo ha imposto l’uso dei pass sanitari per il coronavirus per entrare in bar, ristoranti, cinema e altri luoghi pubblici.

 
Pechino: nuove misure di contenimento
 
Pechino ha introdotto nuove misure per contenere la diffusione del Covid-19, dopo che sono emerse nuove infezioni locali negli ultimi giorni.
Le autorità di Pechino hanno esortato i residenti a non lasciare la città a meno che non sia necessario, e hanno imposto limitazioni ai residenti delle regioni dove sono emerse nuove infezioni di entrare nella capitale cinese.
È quanto dichiarato da Xu Hejian, portavoce del governo municipale di Pechino, durante una conferenza stampa tenutasi oggi.
Tutti coloro che viaggiano verso Pechino si sottoporranno a un controllo dei certificati sanitari presso gli aeroporti, le stazioni ferroviarie o la stazioni degli autobus, e quelli senza certificato sanitario verde saranno esclusi, ha aggiunto Xu.
Le autorità hanno sospeso i tour di gruppo inter-provinciali.
I parchi locali, i teatri e i musei sono autorizzati a funzionare al 75% della capacità e le strutture ricreative della comunità, come le sale da scacchi e per giocare a carte, sono temporaneamente chiuse.
Le autorità hanno incoraggiato l’uso di videoconferenze per sostituire le riunioni e i convegni in presenza al fine di aiutare a ridurre il numero di persone che arrivano a Pechino.

In Gran Bretagna sotto 40mila casi dopo 11 giorni di superamento consecutivi
 
Piccolo segnale positivo nella conta dei casi quotidiani di Covid nel Regno Unito, indicati lunedì a 36.567 (oltre 3000 meno di domenica): per il secondo giorno di fila sotto quota 40.000 dopo quasi due settimane al di là di questa soglia.
In ulteriore calo pure i decessi, scesi a 38 contro 72 del giorno prima.
Mentre resta al momento stabile il totale dei ricoveri in ospedale (a 8.238, contro i picchi di 39.000 delle ondate dei mesi scorsi), grazie all’effetto barriera attribuito al doppio vaccino somministrato finora nel Paese all’80% della popolazione sopra i 12 anni.
Il governo di Boris Johnson, frattanto, smentisce per ora le indiscrezioni sul possibile passaggio a un piano B per frenare i contagi, con il ripristino parziale delle restrizioni sul lavoro da casa, l’introduzione di una forma limitata di Green Pass vaccinale e il ritorno dell’obbligo delle mascherine nei luoghi pubblici più affollati (abolito in Inghilterra con tutte le altre maggiori cautele dal 19 luglio e sostituito al momento da una semplice raccomandazione).
Johnson insiste sul rilancio del piano A, ossia nell’impegno ad accelerare di nuovo i vaccini, in particolare la terza dose alle persone vulnerabili e agli over 50, e a moltiplicare i test.
Non senza notare come la vicina Irlanda – le cui condizioni climatiche e d’infezioni stagionali sono analoghe a quelle del Regno – faccia registrare una tendenza non dissimile pur avendo mantenuto diverse precauzioni: con contagi più che raddoppiati la settimana scorsa, fino a 2500 al giorno, con una popolazione che è un decimo di quella britannica.
 

Belgio, salgono i contagi, oltre 5mila al giorno
 
Tra il 17 e il 22 ottobre in Belgio, la media giornaliera di persone contagiate dal Covid-19 è stata pari a 5.300.
Lo riferiscono i dati dell’Istituto di sanità pubblica resi noti oggi.
Si tratta di un aumento del 75% rispetto alla settimana precedente.
Sempre dal 17 al 22 ottobre, più di 13,3 persone sono morte in media al giorno a causa del virus, con un aumento del 13% rispetto a sette giorni prima.
Il bilancio delle vittime è salito ora a 25.889 morti dall’inizio della pandemia.
Sono stati inoltre effettuati in media 63.100 test giornalieri, per un tasso di positività dell’8,5%. Tra il 19 e il 25 ottobre sono stati registrati anche 115 ricoveri ospedalieri giornalieri di pazienti affetti da coronavirus, in crescita del 56% rispetto al periodo di riferimento precedente.
In totale risultano ricoverati 1.275 contagiati (+39%), di cui 264 ricoverati in terapia intensiva (+14%). Lo scrive l’agenzia di stampa Belga.

Green pass: obbligatorio anche in Bulgaria, molte le proteste
 
Introdotto lo scorso 21 ottobre in Bulgaria come misura per contrastare la diffusione del covid, oggi nel Paese scatta l’obbligatorietà del ‘certificato verde’ per accedere a locali al chiuso, come ristoranti, centri commerciali, palestre, ma ad eccezione di farmacie, banche e negozi di alimentari.
Il mancato possesso del certificato comporterà multe per avventori ed esercenti.
Lo riferisce il Guardian, ricordando inoltre che a Sofia sono continuate nel weekend la proteste contro l’introduzione del ‘green pass’ nel Paese che registra tra l’altro fra i livelli più bassi di vaccinazione in Europa.

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