L’Ospedale dell’Angelo di Mestre è sorto nel 2008 grazie alla finanza di progetto derivata dal “Project Financing”.
“Fiore all’occhiello” della sanità veneta, è nato, come concetto, il 22 novembre 2002 grazie alla costituzione della nuova società Veneta Sanitaria Finanza di Progetto formata dall’ATI. In cambio, la nostra Ulss ha ceduto per 24 anni l’ospedale in termini di manutenzione, di negozi, di ristorazione e di servizi interni. I lavori in finanza di progetto, sono stati a cura di Astaldi, Mantovani, Mattioli, Gemmo, Cofathec e Studio Altieri.
L’Ospedale dell’Angelo, però, oggi “passerà di mano”, nei termini dei diritti del godimento del ritorno economico. Astaldi ha infatti perfezionato la cessione del 59,4% di Veneta Sanitaria Finanziaria di Progetto, società appunto concessionaria dell’Ospedale di Mestre.
Il controvalore dell’operazione è in linea con quanto previsto nel programma di cessione degli asset in concessione del piano strategico 2018-2022 del Gruppo.
Astaldi e la partecipata Astaldi Concessioni hanno ceduto, rispettivamente, il 53,9% e 5,5% del capitale al fondo infrastrutturale Core Infrastructure II (Gruppo Ostrum Asset Management). Astaldi e Astaldi Concessioni restano socie con lo 0,5% ciascuna.
L’operazione mira a fare entrare nella compagine societaria della concessionaria un investitore “in possesso dei requisiti generali richiesti e in grado di garantire ulteriore solidità finanziaria per il futuro esercizio della gestione dell’ospedale”.
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