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Omicidio Isabella Noventa, un piano progettato a tavolino

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Omicidio Isabella Noventa, un piano progettato a tavolino

Freddy Sorgato, “il ballerino” con la passione per i latino-americani, sarebbe diventato improvvisamente serio quando gli agenti della mobile di Padova gli hanno notificato il fermo firmato dal Pm Giorgio Falcone con l’accusa di omicidio premeditato di Isabella.
Isabella Noventa è la segretaria padovana, svanita nel nulla dalla sera del 15 gennaio scorso, che potrebbe essere stata uccisa per un misto di passione non corrisposta, gelosia, e forse per questioni di denaro, come ultimo atto di un piano diabolico. Un piano, a quanto pare, progettato ‘a tavolino’.

La sorella di Freddy Sorgato, Debora, e Manuela Cacco, una tabaccaia legata sentimentalmente al 45enne, sono anch’esse chiamate in causa per l’accusa di concorso in omicidio. Le due donne sono finite in carcere a Verona.

Freddy aveva raccontato agli investigatori di aver cenato quella sera con Isabella, che continuava a vedere dopo una relazione sentimentale finita, e di averla poi accompagnata in centro a Padova. Ma la scomparsa della donna era stata denunciata il giorno dopo dal fratello Paolo. Secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini, subito dopo il delitto, forse avvenuto nella villa di Freddy, a Noventa Padovana, Sorgato avrebbe chiamato la sorella (quest’ultima avrebbe nutrito una forte ostilità verso Isabella) e Manuela Cacco. Per dare corpo agli alibi, sarebbe così stata architettata la ‘messinscena’ della donna con il giubbotto bianco – forse lo stesso usato quella sera da Isabella – che le registrazioni video immortalano mentre transita nella tarda serata del 15 in Piazza dei Signori.

Manuela Cacco, che avrebbe ammesso la circostanza, sarebbe stata l’attrice ad aver impersonato Isabella. Dopo, era andata a ballare con Freddy. Agli atti ci sarebbe un corposo giro di telefonate fra i tre quella stessa sera.

Per i fermati si sono aperte le porte del carcere. Gli uomini della mobile, coordinata dal vice questore Giorgio Di Munno, sono convinti di aver smontato gli alibi dei fermati e di essere riusciti a mettere assieme quei “gravi indizi di colpevolezza” che hanno chiuso il cerchio delle indagini e portato il Pm ad
emettere i provvedimenti.

Il corpo di Isabella, forse strangolata e poi gettata in un fiume, ancora non si trova. “Spero solo di trovare mia sorella. Se sono stati loro che confessino il delitto: dicano dov’è il corpo per darle almeno un degno saluto”, ha detto Paolo Noventa, fratello della vittima.
Non si dà pace il fratello, non riesce a capire il movente dell’omicidio. Gli investigatori propendono per la pista passionale, ma la voce ‘denaro’ fa capolino.

Sorgato avrebbe mostrato di avere una forte disponibilità di denaro e l’astio di Debora verso l’impiegata potrebbe avere queste ragioni. I fermati non hanno comunque fatto ammissioni sull’omicidio, ma a pesare ci sarebbero tracce telefoniche e dichiarazioni fatte su spostamenti dei tre nelle ore della scomparsa che sono risultate infondate.

Monica Manin
18/02/2016

(cod sorgato)

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