Il lockdown è ormai alle spalle e la ripartenza è impegnativa, ma insieme stiamo tornando ad una graduale normalità.
In questo contesto alcuni coraggiosi residenti hanno voluto mettersi in gioco, sfidare la crisi e crederci fino in fondo.
Come Nina, con la sua omonima Sartoria alla Bragora al 3546 di Castello, con la sua smodata passione per il cucito tramandatole dalla nonna, anch’essa abile sarta.
Negozio aperto in un periodo in cui, per motivi economici o semplicemente affettivi, è tornato di moda il recupero dei capi usati per dar loro nuova vita.
Poi abbiamo il negozio di Emy in calle de la Mandola, il cui motto è “non subire, ma fare..” (foto).
Entrando nel suo negozio sembra di tornare indietro nel tempo, lampadari pregiati e arredamento curato fanno da sfondo a variegati articoli di pregiata bigiotteria.
Passando per campo Sant’Agostin, non possiamo poi non citare La Mezariola di Barbara, dove troviamo oggetti d’arte e di arredamento. Un tripudio di colori e oggetti di raffinato pregio, che sicuramente appagheranno i cultori per le cose belle e ricercate.
Sul Campo San Polo a due passi di Rialto, si affaccia “Le Zoie” di Michele.
Specializzato in gemmologia, crea gioielli unici e pregiati e produce mobili di ottima fattura.
Dopo tanto buio, è un raggio di sole vedere questi nostri concittadini che offrono prodotti ricercati e di qualità.
Sebastiano Costalonga
(*) Assessore al Commercio e Attività Produttive
Comune di Venezia