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Nuova variante Mu: un solo caso finora

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La nuova variante del virus, recentemente scoperta, si chiama Mu.
In realtà è stata identificata come sconosciuta per la prima volta in Colombia a gennaio venendo definita “potenzialmente preoccupante”.
Nessuno però ha mai confermato che possa superare la variante Delta come ceppo dominante.
Definita variante ‘B.1.621’, secondo la nomenclatura scientifica, è stata classificata come “variante di interesse” (Voi) dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) .
Oggi l’Istituto Superiore della Sanità ha confermato che in Italia è stato registrato un solo caso di variante Mu negli ultimi 45 giorni.

I dati sono contenuti nel nono bollettino dell’Istituto superiore di sanità (Iss) ‘Prevalenza e distribuzione delle varianti di Sars-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia’, che si riferisce ai tamponi sequenziati tra il 31 luglio e il 13 settembre 2021.
È comunque “fondamentale – avverte l’Iss – continuare a monitorare queste varianti per identificare rapidamente eventuali minacce emergenti”.

In Italia negli ultimi 45 giorni l’88,7% dei tamponi sequenziati è risultato positivo alla variante delta del virus Sars-CoV-2 (contro l’88,1% registrato nel bollettino del 3 settembre).
È invece quasi sparita la variante alfa, allo 0,4% (sempre negli ultimi 45 giorni, mentre nel bollettino precedente era al 2,3%) così come la Gamma (allo 0,1% dallo 0,4%).

I dati sono contenuti nel nono bollettino dell’Istituto superiore di sanità ‘Prevalenza e distribuzione delle varianti di SARS-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia’, e si riferiscono alle sequenze depositate tra il 31 luglio e il 13 settembre 2021 sulla piattaforma I-Co-Gen.

Come atteso, spiega l’Iss, questi dati differiscono leggermente da quelli dell’ultima ‘flash survey’ (prevalenza stimata della variante delta pari al 99,7%) che invece sono relativi ad una indagine di prevalenza effettuato su un campione significativo di casi selezionato nella sola giornata del 24 agosto.

Negli ultimi 45 giorni (31 luglio – 13 settembre 2021), è rimasto costante il numero di casi di infezione da SARS-CoV-2 con genotipizzazione/sequenziamento segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrata COVID-19: un totale di 8.255 rispetto agli 8.300 riportati nel periodo precedente (17 luglio – 30 agosto 2021).
In questo periodo di riferimento, il numero di segnalazioni di casi causati dalla variante Delta è ancora superiore al numero di segnalazioni per tutte le altre varianti monitorate.
Nuovi casi di infezione sono stati segnalati in quasi tutte le provincie.

“La curva epidemica è in decremento e l’indice di trasmissibilità Rt è sotto la soglia epidemica: ciò ci fa prevedere che anche nei prossimi giorni ci sarà una circolazione del virus stabile o in lieve diminuzione” sono le parole del presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi del monitoraggio settimanale della Cabina di regia.
Ma “assunto che la variante Delta è dominante e più trasmissibile – ha avvertito – è importante elevare la copertura vaccinale con ciclo completo”.

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