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Non esce il carrello: atterraggio di emergenza a Tessera sulla schiuma

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Non esce il carrello: atterraggio di emergenza a Tessera sulla schiuma

Momenti di difficoltà martedì all’aeroporto di Tessera. Un piper di provenienza polacca con due persone a bordo, diretto all’aeroporto di Treviso, una volta riscontrata un’avaria del mezzo, chiede e ottiene di poter atterrare a Venezia per precauzione. Sono le 15.00 di martedì e la Torre di controllo mette in atto gli interventi d’emergenza perché intanto si apprende che il carrello d’atterraggio non esce e a questo punto si decide di allontanare passeggeri e personale e di chiudere la pista.

La funzione di emergenza scatta a tutti i livelli, si bloccano le partenze e fra i passeggeri, informati e tranquillizzati dal personale Save cresce la preoccupazione e il disagio di non poter partire negli orari previsti.

Immediati e puntuali i soccorsi, arrivano i Dragon, le grandi strutture antincendio dei vigili del fuoco, l’autoscala, l’autobotte e i sommozzatori della squadra di Mestre, i mezzi del Suem. Un team di professionisti che hanno facilitato tutta l’operazione.

Alla fine il piper PA – 46 ce l’ha fatta ad atterrare, anche senza carrello, grazie alla schiuma che ha invaso la pista e ha consentito al pilota e alla passeggera che era al suo fianco di mettere piede a terra, spaventati, ma illesi.

Ora è il momento della ricerca delle responsabilità. Se ne sta occupando l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo, che ha aperto un’inchiesta, dopo aver concesso la rimozione del velivolo che sarà analizzato nel parcheggio decentrato dell’aeroporto, per la valutazione delle cause che hanno provocato l’atterraggio di emergenza.

La pista è stata chiusa per tre ore, solo dopo le 18.00 l’aeroporto ha ripreso il ritmo di sempre, qualche mugugno per i ritardi, i dirottamenti, ma quando tutto finisce bene, prevale quel sollievo che fa accettare quasi benevolmente i ritardi dei voli e del traffico dello scalo.

Andreina Corso

(foto di repertorio)

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