“Venezia ha una sua specificità che non può essere negata, il declassamento dell’Ospedale civile va denunciato e contrastato in ogni sede. A partire dalla Quinta commissione quando, finalmente, arriveranno le nuove schede”. A dirlo è Alessandra Moretti, consigliera del Partito Democratico alla vigilia della mobilitazione trasversale, in programma domenica prossima, contro la decisione della Giunta Zaia.
“Inutile giocare con le parole, se sarà un declassamento o una riclassificazione, quel che conta è la sostanza, non la forma. Se il Civile diventa un ospedale di base è facile prevedere un taglio delle risorse e un ulteriore esodo di medici, andando ad aggravare una situazione già difficile. Non è una questione di posti letto, che a quanto pare non verranno tagliati, ma del servizio nel suo complesso. Dire, come ha fatto l’assessore Lanzarin, che con la nuova classificazione non cambia niente per gli utenti è un’assurdità”, protesta Moretti.
“Oltre a una popolazione residente sempre più anziana, Venezia ogni anno è presa d’assalto da milioni di turisti, a cui vanno aggiunte le migliaia di studenti. Sono fattori di cui tener assolutamente conto, senza nascondersi dietro il decreto ministeriale che fissa in 200mila persone il bacino di residenza per avere un ospedale Spoke. La specificità di Venezia va difesa non a parole, ma con fatti concreti”.