“Il Comune investe soldi pubblici per trasferire la Sezione Montessori al plesso della Duca d’Aosta alla Giudecca, ma l’Ufficio Scolastico Regionale nega la deroga per la formazione della prima classe.
Il no è arrivato anche per la deroga alla prima classe della scuola media Calvi in via Garibaldi, che in questo modo si avvia definitivamente alla chiusura – rimane infatti attiva solo la seconda – e che, con ogni probabilità, si porterà dietro la primaria Gozzi.
Cosa farà ora l’Istituto Dante Alighieri, che già ha perso quest’anno 41 iscritti? Sarebbe bello conoscerne le intenzioni: le famiglie di diversi sestieri di Venezia gradirebbero sapere il futuro delle scuole pubbliche dei luoghi in cui vivono”.
“E’ una notizia gravissima, che va contro alle richieste dei genitori e sferra un duro colpo alla vivibilità futura del territorio. La presenza della scuola è essenziale, qui invece si va nella direzione opposta”.
“E’ di solo due giorni fa la dichiarazione dell’assessore Besio in cui affermava che, dopo le deroghe ottenute grazie al Tavolo tra Comune, Regione e Ufficio Scolastico Regionale per le isole, ‘il passo successivo sarà impedire che tutto questo succeda anche in futuro, perché le scuole di Venezia e isole non possono essere considerate come quelle di Terraferma’. Direi che tra il dire e il fare ci sia di mezzo non il mare, ma un abisso”.
“Viene da pensare che l’Amministrazione si sia spesa per alcune zone della città e non per altre e sarebbe bello conoscerne i motivi. Di fatto quello che lascia allibite le famiglie è la totale mancanza di considerazione e propensione al dialogo. Per sei mesi, denunciano, ci hanno tenuto nel limbo, e ora ci arriva un’e-mail dalla scuola per cui entro il 1 settembre dobbiamo confermare l’iscrizione in un altro plesso. Genitori e bambini trattati come numeri, non come persone. E’ questa la considerazione che le istituzioni hanno per il territorio?”
Giovanni Andrea Martini
Consigliere comunale
Vicepresidente della VI Commissione
Gruppo consiliare “Tutta la Città Insieme!”
Comune di Venezia
Se non ci si unisce contro lo spopolamento di Venezia, poco e poco chiuderanno tutte le scuole perchè non ci saranno più bambini!
Comune e regione deve stanziare fondi per acquisire alloggi da assegnare in affitto ai cittadini, altrimenti sarà la fine di Venezia.
E’ una città ad emergenza abitativa, non una qualunque.
Serve una mobilitazione generale contro il Comune e il Sindaco.