Domenica sera stadio Meazza forse con il tutto esaurito. La prevendita per Italia-Croazia procede a ritmo serrato: ieri mattina, a 4 giorni e mezzo dall’appuntamento, erano stati staccati 34 mila tagliandi di cui 6 mila già spediti ai croati.
L’obiettivo è superare il traguardo dei 50 mila biglietti venduti che con gli omaggi significherebbe a San Siro tra i 60 e i 65 mila spettatori.
Motivi dell’entusiasmo attorno all’azzurro? L’arrivo di Conte, ottimo allenatore, i primi incoraggianti risultati, il calcio mediocre (non ce ne vogliano Milan e Inter) che si vede spesso di questi tempi a Milano.
Sono lontani i tempi in cui gli abbonati milanisti erano oltre 60 mila e trovare un biglietto era quasi impossibile. All’Inter non stanno meglio: contro il Verona c’erano solo 27.314 spettatori.
La Nazionale è pronta, la formazione anche: Ogbonna guiderà la difesa a tre con Ranocchia e Chiellini, De Rossi sarà il regista basso, Candreva e Marchisio gli interni, Darmian e De Sciglio gli esterni, Immobile e Zaza le punte.
Balotelli? Molti chiedono di lui. L’impressione è che sia sempre un po’ in disparte, che l’ambiente sia un po’ freddo verso di Mario.
Chiellini dispensa maturità: «Per arrivare in alto più del talento contano applicazione, umiltà e voglia di sacrifici. Qui tutti sono importanti, ma nessuno è indispensabile. Vincevamo già 2 o 3 a 0 contro il Parma e Carlitos Tevez si è fatto 50 metri di campo per stoppare una ripartenza». Domanda implicita: Mario lo ha mai fatto?
Roberto Dal Maschio
13/11/2014