Murano, isola non ultima di importanza, è l’ultima zona di Venezia in cui va in vigore il sistema di rifiuti porta a porta.
Immondizie consegnate a mano (o portate in barca) al personale Veritas da questa mattina anche nell’isola di Murano, così si completa la copertura a 360 gradi della città d’acqua.
Il progetto era stato avviato in via sperimentale nel mese di settembre del 2015 dall’Amministrazione comunale tra l’Accademia e Punta della Dogana per migliorare il decoro urbano, eliminando i sacchetti di rifiuti abbandonati nei campi e lungo le calli, a portata di topi e gabbiani, e progressivamente esteso i tutti i sestieri della città.
“Nel settembre del 2015 forse nessuno credeva a una rivoluzione così capillare nel territorio per la raccolta della spazzatura in città – ha commentato l’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin -. E’ iniziata con molto curiosità dall’Accademia e subito i risultati sono stati positivi. L’anno scorso abbiamo chiuso la copertura del centro storico, poi abbiamo esteso alla Giudecca e alle isole. I risultati in termini di raccolta differenziata sono molto incoraggianti: si è passati dal 23% al 34%. Rispetto al 76% della Terraferma c’è ancora molto da fare, però bisogna considerare anche la difficoltà di operare nel contesto della città lagunare dove evidentemente non circolano i mezzi gommati”.
Oltre all’aumento della differenziata, la nuova modalità di raccolta dei rifiuti ha portato risultati anche in termini di pulizia del contesto urbano.
Anche stamani a Murano – 3714 utenze, di cui 2400 domestiche – grazie alla campagna informativa avviata giorni prima da Veritas, non si vedevano più sacchetti di immondizie lungo le calli o appoggiati sulla soglia di casa.
Il sistema “porta a porta” prevede il passaggio giornaliero del netturbino, dal lunedì al sabato (domeniche e festivi esclusi), tra le ore 8.30 e le 12, direttamente presso le abitazioni, con le seguenti modalità di raccolta: carta, cartone e tetrapak (lunedì, mercoledì e venerdì); vetro, plastica, lattine (martedì, giovedì e sabato); rifiuto residuo (da lunedì a sabato).
Non parlo con riferimento alla vicenda di questo comune, ma riporto quello che in genere accade quando vengono realizzate queste riforme nella gestione della spazzatura.
Vittoria totale del business delle cooperative”ammanicate con le pubbliche amministrazioni”, il tutto rivissuto alla luce di una retorica ecologista. Aumenterà la tassa sui rifiuti; non vi sarà nessuna privacy per quello che la gente butterà nella spazzatura; i lavoratori delle coop che faranno il lavoro saranno sempre sottopagati; vi saranno enormi profitti per i vertici della coop; la classe politica potrà vantarsi di essere ecologista. L’ambiente è destinato comunque a collassare a causa della sovrappopolazione mondiale e non saranno di certo queste soluzioni da stato totalitario a invertire la tendenza…