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Monopattini elettrici: nuova Ordinanza e vecchie regole

Ordinanza dell’assessore Renato Boraso: “ I monopattini dovranno rispettare le regole in osservanza del Codice della strada”.

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Impossibile disgiungere il ritorno del monopattino dal periodo pandemico acuto, quando viaggiare sui mezzi pubblici faceva paura e quel mezzo antico nato di legno e colorato di rosso che tutti i bambini hanno amato, trasformato, modernizzato, è diventato elettrico.
Il suo boom è legato al bonus mobilità del 2020, ma anche ora, che il fondo si è esaurito, i monopattini confermano il loro fascino e successo, grazie allo sharing (al noleggio) e alla loro illusione di fuga.

Non si potrà però più sfuggire alle regole del Codice della strada, lo assicura l’assessore alla Mobilità Renato Boraso. Non si potranno violare, se non al prezzo di multe e sanzioni che si possono evitare.
E le regole da rispettare sono queste: dal casco, alle luci obbligatorie, dal divieto di viaggiare in più persone sul monopattino, di trasportare animali e di dover circolare su piste, percorsi e strade a priorità ciclabili, all’obbligo di indossare il giubbotto riflettente la sera. L’accensione delle luce attenendosi ai precetti stabiliti (in caso di nebbia, bianca o gialla, all’ anteriore e rossa la posteriore). Vietatissimo andare contromano e men che mai a zig zag.

Non ci avrebbe mai creduto di diventare così famoso. Due ruote e un’asse. Così è nato il monopattino, un mezzo di trasporto che ha visto negli anni i suoi alti e bassi nell’uso e nella popolarità, ineguagliabile rispetto ad altri mezzi moderni. Sebbene sia difficile da provare, è universalmente noto che alla fine del XIX secolo qualche bambino affetto da problemi di salute di una qualunque metropoli europea collegò delle rotelle a un asse, inaugurando così un’epoca di nuova mobilità. Con una maggiore risonanza mediatica rispetto ai monopattini elettrici moderni, questo mezzo rudimentale fu fonte di gioia per i bambini europei e americani negli anni antecedenti alla prima guerra mondiale. Le fonti certe sulle aziende produttrici dei monopattini di legno sono piuttosto scarse. Tuttavia, è facile imbattersi in fotografie di bambini del XX secolo che guidano i monopattini nelle strade cittadine. (Fonte Unagi).

Il tempo, le circostanze, hanno reso il monopattino, un’oasi di libertà, una fuga immaginaria dalla minaccia del Covid, un gioco, uno sport simile all’andare in bicicletta ma lo spostamento agile ha scatenato la fantasia e talvolta la sfida, che può tradursi, com’è già avvenuto ripetutamente nel nostro Paese, in pericolo. Monopattini guidati da minorenni e magari con un bambino piccolo a bordo, guida mentre si telefona e quindi ci si distrae.

L’uso del monopattino è coinciso con la scelta di una mobilità lenta e rispettosa dell’ambiente.” Sempre numeri alla mano, scrive il sindaco Luigi Brugnaro, ”è emerso che sommando tutti gli spostamenti compiuti da agosto 2020 a maggio 2021, sono stati percorsi, in modalità “sostenibile” 277mila chilometri, consentendo un risparmio di 44,6 tonnellate di Co2, che invece sarebbero state immesse nell’atmosfera se, per assurdo, fossero stati percorsi in automobile. Una quantità tale di Co2 che in un anno è assorbita da quasi 2700 alberi”. Permangono tuttavia alcune spine: automobilisti e passanti in generale sono vigili e preoccupati verso chi sfreccia con i monopattini elettrici. Questo perché spesso sono stati vissuti come un mezzo da usare secondo la modalità «liberi tutti»: molte persone hanno confuso maneggevolezza e facilità d’impiego con la possibilità di fare ciò che si vuole. Naturalmente questo ha portato a una discussione che ora si sta concretizzando in numerose richieste di regolamentare meglio questo mezzo.

Riflette il Consigliere comunale di Tutta La Città Insieme Giovanni Andrea Martini:” I monopattini elettrici possono costituire un rischio per la circolazione: per chi li usa e per chi li incrocia. In particolare nei percorsi pedonali, ma anche nelle strade cittadine, visto che si possono usare dove il limite è di cinquanta chilometri orari. Occorre certo, controllo maggiore,ma occorre anche educazione stradale, occorre far crescere consapevolezza civica, occorre una maggior presenza di polizia urbana nelle strade, semplicemente al fine di dissuadere da comportamenti pericolosi. Utili potrebbero essere verifiche a campione su chi usa il monopattino, sulle conoscenze delle norme del codice. E sicuramente sarebbero preziose lezioni di educazione stradale nelle scuole”.

Pubblichiamo il testo Ministeriale 24/10/2000 “Direttiva sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del codice della strada in materia di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione”.

1. È consentita la circolazione dei monopattini elettrici esclusivamente secondo quanto disposto della Circolare del Ministro degli Interni Dipartimento Pubblica Sicurezza Servizio di Polizia Stradale prot. n. 300/A/1974/2D/104/5 del 09/03/2020, dal Decreto Legislativo n° 285/1992 “Nuovo Codice della Strada” e s.m.i. e dal Decreto Legge n° 121/2021, rammentando che da mezz’ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell’oscurità e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche richiedano illuminazione, tutti i mezzi sprovvisti o mancanti di luce anteriore bianca e gialla fissa e posteriormente di catadiottri rossi e di luce rossa fissa, utili alla segnalazione visiva, non possono essere utilizzati, ma solamente condotti o trasportati a mano;

2. Segnalare sulla strade pubbliche e sulle strade aperte all’uso pubblico del territorio Comunale le aree per lo stazionamento di velocipedi e di monopattini elettrici in uso condiviso coerentemente a quanto disposto dal Decreto Legislativo n° 285/1992 “Nuovo Codice della Strada” e s.m.i. ;

3. I conducenti dei monopattini elettrici devono rispettare le norme di comportamento (obblighi e divieti) vigenti sul territorio comunale disposte per la circolazione dei velocipedi e pertanto in assenza di segnaletica specifica per i monopattini gli stessi devono rispettare quella prevista per i velocipedi;

4. La sosta dei monopattini elettrici è emessa esclusivamente sugli stalli all’uopo predisposti e segnalati.

5. Le disposizioni di cui al punto 1 e 3 valgono anche per i monopattini non in uso condiviso. La sosta di detti veicoli non è ammessa sulle aree pubbliche o aperte all’uso pubblico.

Dal 1° luglio 2022 i nuovi monopattini  dovranno essere dotati di frecce e stop.
Invece i monopattini che sono già in circolazione dovranno adeguarsi a questa norma entro il 1° gennaio 2024.

Per il momento non è previsto l’obbligo di assicurazione ma il Governo sta valutando l’introduzione di questa possibilità.

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