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Prolungate misure anti-Covid. Speranza: “Partita ancora in corso”

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Prolungate misure anti-Covid. Speranza: "Partita ancora in corso"

“In Italia non siamo ancora in un porto sicuro” rispetto al coronavirus, avverte Roberto Speranza alla Camera, confermando la proroga fino al 31 luglio delle misure – obbligo di mascherina in primis – nel nuovo Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm).

Il rischio ora viene anche da cittadini provenienti da altri Paesi, spiega il ministro della Salute. Sulla proroga dello stato di emergenza sanitaria non si è ancora deciso, precisa Speranza, che è tra i favorevoli.

I dati di martedì mostrano il minimo di nuovi contagi da inizio epidemia e buone notizie dalla Lombardia, ma anche focolai preoccupanti in aziende del Nord.

“Non esiste il rischio zero senza il vaccino, non dobbiamo sottovalutare la pandemia – dice il ministro in Parlamento illustrando il nuovo Dpcm -. La circolazione del virus accelera e non perde potenza”.

Speranza ricorda i grandi risultati dell’Italia, travolta all’inizio dal Covid-19, ma esorta a non abbassare le difese.

Il governo è impegnato su quattro fronti: il vaccino, appunto, “da assicurare al più presto a tutti i cittadini”; gli ospedali Covid, che saranno realizzati in tempi brevi – promette il ministro – sulla base dei progetti delle Regioni; terzo, aumentare il personale sanitario, con già quasi 30 mila assunzioni.

Infine l’apertura in sicurezza della scuola, “la partita più importante”, per Speranza la vera fine del lockdown.

LE PRESCRIZIONI PROROGATE
Sette le principali restrizioni prorogate a fine luglio:
– obbligo di mascherina nei luoghi chiusi;
– distanziamento di almeno un metro;
– misure igieniche a partire dal lavaggio delle mani;
– rispetto dei protocolli di sicurezza per la riapertura dei luoghi di lavoro;
– divieto di assembramenti;
– sanzioni penali per chi viola l’obbligo di quarantena;
– divieto di ingresso o quarantena per chi arriva da Paesi extra Ue e controlli più stringenti su aeroporti, porti e confini.

Inoltre nel nuovo Dpcm si proroga lo stop a convegni, fiere e discoteche e restano in vigore fino al 31 luglio le indicazioni per accedere in sicurezza alle spiagge, mantenendo le distanze.

Infine in aereo si potrà di nuovo imbarcare il bagaglio a mano.

Nelle ultime 24 ore si registrano intanto 114 nuovi contagiati, mai così pochi da fine febbraio, pur con un livello di tamponi (poco più di 40 mila) nella media del periodo, ma lontano dai record.

La Lombardia fa segnare solo 30 positivi in più, il 26% del totale nazionale, anch’esso un numero mai così basso.

I nuovi casi sono 19 in Veneto, 18 nel Lazio, 15 in Sicilia, 13 in Emilia Romagna.

Le vittime in Lombardia sono 3 su un totale nazionale di 17, un dato quest’ultimo in crescita per il terzo giorno di fila ma che resta il più difficile da far calare.

Diminuiscono i pazienti in terapia intensiva, risalgono leggermente i ricoverati non in rianimazione, dopo molto tempo.

C’è grande attenzione sulla movida e le aggregazioni, specie giovanili, ma si accendono focolai in alcune aziende.

Dopo quelle di logistica e macellazione in Emilia Romagna, ci sono ben 93 positivi tra i lavoratori delle imprese alimentari mantovane.

Altro contesto da monitorare i migranti che sbarcano: 13 bengalesi risultati infetti, accolti da sit-in di protesta ad Amantea, in Calabria, sono stati trasferiti all’ospedale militare del Celio a Roma.

Altri 11 positivi al coronavirus a Pozzallo, in Sicilia, sono in isolamento a Ragusa.

La pandemia intanto evolve. Secondo l’Istituto superiore di sanità (Iss) cambia l’identikit di chi si ammala: sono sempre più giovani e più spesso uomini. L’età mediana scende a 47 anni (nei casi degli ultimi 30 giorni), molto più bassa dei 61 anni dei primi tempi. Un positivo su due ha tra 19 e 50 anni. Gli uomini superano di nuovo le donne tra i contagiati, il 50,5%.

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