Michele era un ragazzo sano di 22 anni, sportivo. Di Chioggia, classe 1998, praticava la boxe ed era appassionato di moto. Purtroppo proprio la strada l’ha tradito, quella strada già percorsa tante e tante volte.
L’incidente all’altezza dell’incrocio per Cavanella: l’impatto con un’auto che aveva appena svoltato è stato inesorabile.
La disgrazia avviene all’ora di pranzo, attorno alle 12.30.
Michele è in sella alla sua Yamaha, sta percorrendo la Romea in direzione Chioggia.
Quella strada, come tutti sanno,
è sempre molto trafficata, nell’ultimo periodo, inoltre, ci sono anche i cantieri in Romea. Le macchine venerdì a quell’ora sono quasi ferme e il giovane vede, dall’alto della sua sella, che c’è lo spazio per passare. C’è strada per andare avanti affiancando la colonna.
Questa la prima ricostruzione della tragedia.
Michele dunque prende la sua “corsia” sicuro di quella porzione di strada sgombra, all’improvviso però,
mentre era in “sorpasso” trova davanti a lui un ostacolo imprevisto: una Citroen.
L’auto e il suo conducente (la cui posizione è al vaglio degli investigatori), un uomo di cinquant’anni, di Rosolina, non può sapere o vedere la moto in arrivo, quindi inizia la svolta per immettersi sulla strada e non c’è niente da fare.
Il 22enne vola sulla spinta dell’inerzia e quando tocca l’asfalto, verosimilmente, muore sul colpo.
I soccorsi sono immediati: dopo pochi secondi arriva la polizia stradale, poi vigili del fuoco, i carabinieri, e naturalmente il 118.
Purtroppo è tutto inutile, il medico del Suem non può far altro che constatare la morte del giovane.
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E mentre si versano lacrime per l’ennesimo incidente che ha spezzato una giovane vita, ci si continua ad interrogare su quella strada, diventata tristemente famosa.
La Romea è rimasta poi chiusa in entrambi i sensi di marcia fino alle ore 15 circa.