Continua l’opera di controllo del quartiere Piave a Mestre da parte degli agenti della Polizia locale. Un’attenzione che ieri sera ha permesso agli uomini del Nucleo di Pronto impiego del Servizio Sicurezza urbana di stringere le manette ai polsi a un 21enne di nazionalità nigeriana accusato di tentata rapina e lesioni.
L’aggressione ieri sera, 25 dicembre, verso le 22.30: l’attenzione di due radiomobili della Polizia locale, di presidio proprio lungo via Piave, è stata attirata da una giovane, visibilmente tumefatta in volto, che chiedeva disperatamente aiuto perché era appena scappata da un uomo che l’aveva aggredita per derubarla. “Aiutatemi” ha urlato la donna spaventata appena ha visto gli agenti della pattuglia.
La vittima ha subito descritto l’uomo agli agenti, giovane e di colore, il tipo di indumenti e come l’ha aggredita per derubarla, cioè scaraventandola a terra e prendendola per il collo, una versione confermata anche da un testimone che ha assistito alla scena.
Grazie alla descrizione della ragazza, il rapinatore è stato individuato e raggiunto in poco tempo, identificato e ammanettato dagli agenti.
Secondo la ricostruzione della vittima, confermata dal testimone, quest’ultima stava camminando lungo via Piave a Mestre, quando, all’altezza di via Buccari, è stata scaraventata al suolo dal rapinatore, un 21enne nigeriano, che l’ha spinta a terra e presa per il collo nel tentativo di sottrarle il cellulare.
Grazie al sopraggiungere di alcuni passanti però, il malvivente non ha potuto terminare la rapina: la vittima terrorizzata e con il volto tumefatto si è rifugiata in un negozio di kebab per poi attirare l’attenzione della Polizia locale. Al pronto soccorso dell’Angelo le sono state diagnosticate lesioni guaribili in 25 giorni circa.
L’aggressore, che vanta precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, falsa attestazione sulla propria identità, danneggiamento, violenza privata e rifiuto di fornire le proprie generalità, è stato arrestato e, su autorizzazione del magistrato di turno, sostituto procuratore Stefano Buccini, portato nel carcere di Santa Maria Maggiore.
Stamattina, condotto davanti al giudice per la direttissima, è stato posto in custodia cautelare fino al 7 gennaio, data in cui si celebrerà il processo.