Marmitte rubate dalle auto in sosta nei parcheggi di supermercati e centri commerciali. Il tutto avveniva con la massima velocità, al massimo in 5 minuti.
Grazie all’operazione “Magirus” portata avanti dai carabinieri sono finite in carcere quattro persone e un’altra ai domiciliari, per furto aggravato in concorso.
Ma andiamo con ordine. Nella mattinata di venerdì, 29 aprile 2022, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Rovigo, unitamente a personale dei Comandi Compagnia Carabinieri di Rovigo, Castelmassa, Adria e Chioggia, in provincia di Venezia, a conclusione di una articolata attività investigativa, hanno dato esecuzione a cinque misure cautelari, emesse dal G.I.P. presso il Tribunale della Repubblica di Rovigo, nei confronti di altrettanti soggetti (quattro uomini e una donna) residenti in Provincia di Rovigo e di Venezia.
I cinque sono stati ritenuti responsabili di circa quaranta furti, in particolare sei mezzi di trasporto pesanti e svariate marmitte catalitiche da autovetture lasciate in sosta. I furti sono avvenuti nelle Province di Rovigo, Venezia, Ferrara, Padova e Bologna.
L’attività d’indagine – coordinata dalla Procura della Repubblica di Rovigo – è iniziata ad agosto 2021, dopo due denunce di furto di autocarri modello “Iveco Magirus” (da cui ha preso nome l’indagine), e ha consentito di individuare i componenti di un sodalizio criminale che, muovendosi tra le Regioni Veneto ed Emilia Romagna, hanno realizzato numerosi furti di e su veicoli.
Dopo un iniziale e specifico interessamento nei confronti dei mezzi pesanti, il gruppo si è concentrato sulla sottrazione di marmitte catalitiche da autovetture in sosta, che venivano asportate anche di giorno e in luoghi frequentati, quali ad esempio i parcheggi antistanti i centri commerciali e supermercati. Furti eseguiti con una celerità e una perizia tali (non occorrevano mai più di cinque-sette minuti per portare a termine il “colpo”) da consentire loro di dileguarsi in brevissimo tempo.
Il 29 aprile sono stati bloccati e condotti in carcere 4 uomini, mentre una donna è stata posta agli arresti domiciliari.