Mestre, coltivazione artigianale di cannabis in garage.
Nel pomeriggio di ieri la Sezione Volanti della Questura di Venezia è intervenuta in via Filelfo, per una lite tra vicini di casa: da diverso tempo i due condomini erano in lite a causa dei rumori notturni che uno dei due provocava nel suo magazzino che si trova sotto all’appartamento dell’altro.
Sembrava un intervento di routine per gli screzi che spesso si susseguono in questo periodo, ma giunti sul posto per un controllo, gli operatori hanno subito percepito un particolare odore, riconducibile alla marijuana.
Il ragazzo, F.G., trentenne italiano, ha cercato di giustificarsi con gli agenti riferendo di assumere tale sostanza per “motivi medici”, non riuscendo però a fornire alcuna prescrizione medica in tal senso.
Alla richiesta degli agenti di indicare dove tenesse la sostanza stupefacente, il giovane ha condotto gli operatori in garage, mostrando loro una vera e propria serra artigianale, dotata di tutto quello che servisse per la coltivazione di piante: filtri, lampade riscaldanti, timer, ventole e misuratori di umidità.
Due le piante di cannabis ritrovate, alte oltre trenta centimetri, che il ragazzo cercava di giustificare come piante ornamentali.
Gli agenti hanno inoltre perquisito l’appartamento del trentenne, rinvenendo un panetto di hashish del peso di 100 grammi, nonché altre dosi di marijuana e hashish occultate nell’abitazione.
F.G., con precedenti penali specifici per reati inerenti gli stupefacenti, è stato arrestato per il reato di detenzione di sostanza stupefacenti a fini di spaccio.
L’arresto veniva convalidato dal Pm il quale, valutata l’attuale situazione sanitaria, ne ha disposto la remissione in libertà.
(foto d’archivio)