Messi nei guai.
Il re del pianeta pallone richiamato alla realtà delle questioni pratiche legate al vil denaro.
Messi dovrà comparire a processo per frode fiscale. La tesi era che presunti abusi nei suoi conti «Non potevano svolgersi a sua insaputa», quindi «Doveva sapere».
Leo Messi a giudizio per frode fiscale fa un certo effetto. Sempre appartenuto, fino ad oggi, a quella schiera che nell’immaginario collettivo sono gli ‘eroi buoni’, si trova impelagato con una grana di natura di fiscale, lui che di acquisire denaro non aveva certo bisogno.
Leo Messi è comunque solo accusato, dovrà essere il tribunale a stabilire una sua eventuale colpevolezza, quindi per il momento è prematuro parlare di condanne.
Quello che è certo è che il giudice ha respinto il ricorso del numero 10 più forte al mondo, perché Messi «non poteva non sapere» ciò che faceva il padre, suo agente e amministratore economico.
L’accusa parla di guadagni dai diritti d’immagine non dichiarati tra 2007 e 2009 per un mancato versamento all’Erario di 4 milioni.
Redazione
04/10/2014
Riproduzione vietata