Maxi rissa tra giovanissimi a Rialto. Secondo le prime ricostruzioni si potrebbe essere trattato di un “confronto” tra baby gang.
Venezia teatro della disputa, esattamente campo Bella Vienna, poco distante dal Ponte di Rialto, abituale luogo di ritrovo di giovani.
Il putiferio si è scatenato verso l’orario di chiusura degli happy hour.
Secondo le prime ricostruzioni le due bande erano composte
in totale da una trentina di ragazzini.
I fatti sono degenerati in pochi attimi.
Viene riferito di urla e subito dopo di spinte immediatamente seguite alle ‘vie di fatto’.
La violenza dei tafferugli è stata tale per cui il resto della clientela si è data a precipitosa fuga dal luogo della rissa.
Ad un certo punto, con il disordine dei confronti, i gruppi si sono sfilacciati dando origine a vari inseguimenti.
Uno di essi ai danni di una malcapitata vittima è arrivato fino ai piedi del Ponte di Rialto per sferrare gli ultimi colpi.
Un altro gruppo, invece, nella foga della scazzottata
ha inseguito una coppia di ragazzi fino al pontile Actv di Rialto Mercato.
Uno dei due è riuscito a fuggire mentre l’altro è stato ‘salvato’ dal marinaio Actv che lo ha fatto entrare all’interno della cabina del vaporetto appena attraccato mentre il gruppo aggressore continuava a sputare dal pontile verso ‘le prede’ sfuggite all’aggressione. Il mezzo Actv è poi stato fermo all’approdo per una ventina di minuti fino all’arrivo delle forze dell’ordine.
Sul posto è intervenuta la Polizia locale. Due giovanissimi sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’Ospedale Civile mentre
un altro è stato fermato e trattenuto.
Le indagini ora sono tese a stabilire se si possa essere trattato, dopo una o più provocazioni fatte ‘ad arte’, di un regolamento di conti conseguente ad altre risse avvenute nel recente passato tra baby gang.
riaprire carceri minorili,tanto delinquenti lo sono, è difficile che diventino peggio di così.E’ che in galera,in Italia, non ci va nessuno.
Cambiare norme codice penale riguardanti i minorenni. Ormai sono anacronistiche, vista la delinquenza “baby” ormai presente ovunque.