Ad oltre due settimane dall’introduzione dell’obbligo di utilizzo di mascherine FFP2 nei mezzi pubblici sono ancora diversi gli utenti che non si sono adeguati alla disposizione, fondamentale in questo periodo caratterizzato da un elevatissimo numero di contagi.
Tali inosservanze da un lato stanno danneggiando particolarmente gli utenti più fragili, che sono costretti a viaggiare in condizioni meno sicure, e dall’altro sono costantemente fonte di tensione sia tra i passeggeri che con il personale a bordo dei mezzi.
Abbiamo presentato un’interrogazione – a prima firma del sottoscritto – per chiedere da un lato di aumentare l’informazione all’utenza dell’obbligo di utilizzo di mascherine di tipo FFP2 a bordo dei mezzi e dall’altro di intensificare le azioni affinché queste disposizioni vengano pienamente rispettate.
A maggior ragione dopo l’introduzione del prezzo calmierato per queste mascherine (ed in città si possono trovare pure a prezzi inferiori) è fondamentale che tutti i passeggeri utilizzino tali dispositivi, per tutelare sé stessi e gli altri utenti.
Alessandro Baglioni
Consigliere Comunale
La stragrande maggioranza degli inadempienti sono bengalesi. Bisognerebbe provare a parlare con i loro rappresentanti locali per convincerli e se non si riesce multarli a raffica.
Prima spiegare e poi reprimere.
… aumentare l’informazione all’utenza dell’obbligo di utilizzo di mascherine di tipo FFP2 a bordo dei mezzi e dall’altro di intensificare le azioni affinché queste disposizioni vengano pienamente rispettate…
Per ragioni di lavoro sono una pendolare venezia – marghera su bus ACTV. Confermo che non ho mai visto controlli su Green Pass ne tanto meno per mascherine FFP2 obbligatorie. Solo sporadicamente qualche autista coscienzioso riprende qualche irresponsabile ancora con mascherina chirurgica. Ma non è loro dovere. Dove sono i responsabili di queste mancanze?! E cosa stanno facendo per rispettare il contratto stipulato con persone che come me che pagano un abbonamento annuo di 370 euro?!? Vergognatevi.
magari ricordarsi dei pazienti fragili quando si vota in parlamento i tagli alla sanità pubblica, no?