Il Consiglio comunale di Venezia, nella seduta di ieri, giovedì 17 giugno, ha approvato all’unanimità una mozione con la quale, nell’esprimere solidarietà alla famiglia di Marco Zennaro, impegna il sindaco e la Giunta a sollecitare il Governo affinché gli interventi diplomatici continuino per ottenere l’immediato rientro in Italia dell’imprenditore.
La settimana prossima anche il Consiglio regionale del Veneto dovrebbe discutere in aula la mozione sulla liberazione e rimpatrio di Marco Zennaro che era stata depositata lo scorso 25 maggio da Giuseppe Pan, capogruppo di Liga Veneta per Salvini premier.
Il provvedimento approvato ieri a Ca’ Farsetti sottolinea come “il nostro concittadino Marco Zennaro dopo essere stato incarcerato in Sudan, per più di due mesi, con accuse poco chiare e in condizioni disumane si trova ancora a Khartum agli arresti domiciliari in una stanza di albergo in attesa di sviluppi sui contenziosi che lo riguarderebbero; >Marco Zennaro ha tre figli in tenera età e la sua azienda ha sede a Marghera“.
Nel testo della mozione si sottolinea come il Ministero degli Esteri si sia attivato a più riprese denunciando “le inaccettabili condizioni in cui è recluso il connazionale, evidenziando l’esigenza di garantire il pieno rispetto dei diritti umani del detenuto” e sottolineando “la viva aspettativa da parte italiana di una rapida ed equa soluzione della vicenda giudiziaria e della controversia commerciale che ne è all’origine”.
La mozione che invece sarà discussa la settimana prossima a Palazzo Ferro Fini, impegna la giunta regionale a farsi portavoce al Governo italiano “per una rapida e positiva risoluzione della controversia – aveva spiegato Giuseppe Pan – in modo che venga rimpatriato al più presto”.
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