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L’Ucraina violata. Di Andreina Corso

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Un anno di guerra, di guerre, di morte, di gelo, di orrore. Un anno di distruzione di vite umane, di popoli vittime della furia della forza, di città abbattute, di famiglie spezzate, di donne e bambini di ogni età nascosti fra i cunicoli aperti fra le macerie. A esercitarla ancora una volta quell’essere umano di nome uomo, che si fa plurale ripercorrendo la Storia antica e moderna, dove s’incontrano uomini di potere che esercitano violenza, che sono disinteressati alla sofferenza dei popoli, i quali nulla possono fare, per difendersi dall’odio, dalla prepotenza e dagli orrori, che questi aguzzini sommano in bulimiche e armate aggressioni.

Oggi, un Uomo giusto definirebbe malvagio l’uomo Putin. E tutti noi sappiamo che di Uomini giusti ce ne sono tanti, ma non abbastanza; non ce la fanno, insieme alle donne offese e stremate dalla fatica di difendersi da violazioni quali l’emarginazione, la mancanza di rispetto della persona donna, in alcune culture soprattutto che vogliono le mogli, le figlie sottomesse e piegate. Chi si ribella rischia la morte, come sappiamo, ma sappiamo anche che molte giovani e meno giovani, oggi, si oppongono e resistono consegnando al mondo un esempio di civiltà. Sapremo apprezzarla, imitarla?

Hitler, Stalin, Pol Pot, Erode, Diocleziano, Attila e. . . poi basta perché se consideriamo i tempi antichi ci gira la testa: ci raccontano epoche che nell’Uomo hanno provocato un vero e proprio smarrimento ideologico e psicologico, che da solo non è riuscito ad evitare il ripetersi degli eventi.
Non sono servite al ripensamento neppure le virtuose Costituzioni, citate in ogni argomentazione sui diritti umani. Le parole rimangono parole. E possono anche non essere lette o ascoltate. I missili invece urlano, sbraitano fuoco e fumo, sono draghi con la faccia da uomo, forgiata dall’odio.

Vogliono quelle aree geografiche che hanno in mente per i loro imperi, per la loro egemonia su economia e controlli, costi quel che costi. E poi chi sono per lor signori quei matti che chiedono Pace? Che cos’è la pace, se non un mondo giusto? A chi interessa? Le prime organizzazioni pacifiste che accolsero questa esigenza e per altri utopia, nacquero negli Stati Uniti (la New York peace society, fondata nel 1815) e in Gran Bretagna (la Society for the promotion of permanent and universal peace, fondata nel 1816), per iniziativa di gruppi di cittadini sgomenti per le guerre che sconvolgevano il mondo.

Che effetto fa sapere che le guerre nel mondo in corso in questo momento sono ben 59 e l’invasione russa dell’Ucraina è solo l’ultimo di un lungo elenco di conflitti. Dall’Afghanistan, alla Libia, al Myanmar, alla Palestina, alla Nigeria, sono molte le popolazioni del mondo per cui il conflitto è la tragica normalità. E allora, cosa c’è, di che ci indigniamo? Chi ci potrebbe salvare? Forse un diluvio universale, un cataclisma in seguito al quale il mondo terrestre rimane temporaneamente sommerso dalle acque. È un tema presente in moltissime tradizioni mitiche e leggendarie nell’Oriente antico, nel mondo classico (mito di Deucalione e Pirra) e in altre civiltà.

Grandi affinità mostrano soprattutto il mito di Utnapishtim contenuto nel poema babilonese di Gilgamesh e il racconto biblico di Noè. Utnapishtim, consigliato nascostamente da Ea, costruisce l’arca che salverà lui e i suoi dal d. deciso dagli dei per punire il genere umano; dopo 6 giorni e 6 notti di navigazione, l’arca si ferma sul monte Nisir, dove, fatti prima uscire una colomba, una rondine e un corvo, Utnapishtim esce infine egli stesso e offre sul monte un sacrificio agli dei, che mostrano di gradirlo.
Nella Bibbia Noè accoglie nell’arca due coppie di ogni specie animale, naviga per più di 10 mesi, poi quando la colomba che ha inviato non torna dal secondo viaggio e l’arca si arena sul monte Ararat, vuota l’arca e l’abbandona, non senza prima sacrificare a Dio. (fonte Treccani)

E ritorniamo a oggi, 24 febbraio, quando, come ha analizzato il sociologo Luigi Manconi, “si consumava inesorabilmente l’era sovietica, fin nella sua ultima e miserabile metamorfosi: l’imperialismo russo appariva, senza più infingimenti, esclusivamente come una macchina di distruzione e di morte”.
L’immenso lutto che si sta consumando nei massacri che in Ucraina produce, si rappresenta in un pensiero equivoco. L’elaborazione del lutto ci fa dimenticare che questa situazione non è la prima dopo il 1945 e che si viva ormai, nel dopoguerra. Queste due costruzioni mentali sono tragicamente fallaci: perché è già successo (Sarajevo, Srebrenica, Kosovo) e perché la guerra continua e il dopoguerra. . . non è in grado di garantire nulla.

Rimane quell’area dell’incomprensibile, di ciò che non sappiamo e che non vogliamo sapere. Chi sono i seguaci dei dittatori, perché li seguono, perché ne sono complici? E un pensiero immenso e sentito lo rivolgiamo ai popoli che subiscono e arretrano. Quanti tavoli sono necessari per un’intesa che rispetti la sacralità dei comportamenti di Uomini e Donne , per esempio, Nelson Mandela, Martin Luther King, Primo Levi, Liliana Segre, Rita levi Montalcini, Mariella Mehr, che ci hanno donato il tempo della memoria e della riflessione.

Andreina Corso

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6 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Mi fa piacere che sia d’accordo con me….E pensare che il povero Gorbaciov nella sua ultima lettera prima di morire raccontava dell’accordo fatto con gli americani con una stretta di mano che la nato non avrebbe assorbito gli ex paesi del patto di Varsavia….Gorbaciov sognava la Finlandizzazione dell’Europa senza più ne la Nato ne il patto di Varsavia con la libera circolazione di idee e di commerci ( e su questo dovremmo batterci tutti a favore )…..quella stretta di mano non è valsa a nulla ……purtroppo a qualcuno piace sentire il fragore delle armi …

  2. Tutto giusto, ma che cosa ne dite di queste persone ? hanno anche loro gli stassi dirtti ?
    Guerra in Ucraina (Donbass dal 2022; Crimea dal 2014)
    Crisi in Yemen (dal 2011)
    Guerra civile in Somalia (dal 1991)
    Scontri etnici in Sudan (dal 2011 )
    Guerra del Darfur (dal 2003 )
    Conflitto dell’Ituri; Congo (dal 1999)
    Narco-guerra in Colombia (dal 1964); dal 2021 vi sono anche scontri e atti di guerriglia al confine con il Venezuela
    Guerra nel Mali (dal 2012)
    Guerra del Kashmir tra India e Pakistan (al 1947)
    Guerre separatiste in India (dal 1954)
    Guerra civile nella Repubblica Centro Africana (2012)
    Guerra jihadista di Cabo Delgado; Mozambico (dal 2017)
    Guerra curdo-tura (dal 1984)
    Ribellione comunista nelle Filippine (dal 1964)
    Conflitto Israele-Palestina (dal 1948)
    Crisi in Camerun (dal 2017)
    Crisi libica (dal 2011)

  3. Signora Andreina la guerra è cominciata nel 2014 con la strage di Odessa ( di cui Wikipedia ha cambiato improvvisamente i fatti ) , con la messa fuori legge dei partiti russofoni del dombass ,con le bombe al fosforo sui cittadini inermi russofoni del Dombass , le fosse comuni , la distruzione delle centrali elettriche in pieno inverno …..E dov’erano tutti i giornalisti, opinionisti e le nazioni unite ? Solo alcuni coraggiosi hanno osato documentare gli orrori perpetrati dal 2014 pagando con la vita sotto le granate ucraine uno era Andrea Rocchelli ucciso assieme al suo collega russo dello stesso giornale in cui lavorava la Politowskaya….. L’OCSE ha tutti i documenti e se , si spera , finirà questa assurda guerra dovranno pagare sia i Russi sia gli Ucraini .( anche se Zelensky non vuole che i propri criminali di guerra siano toccati)
    Due volte si è arrivati ad un accordo a Minsk dove si riconosceva l’indipendenza delle regioni del Dombass …..ma la tregua è stata violata da qualcuno che non vuole la pace vuole vendere armi e assoggetarsi un paese ricco di risorse proprio nel Dombass dove ha interessi il figlio di Biden con i suoi amici ….
    È una guerra per procura dove si massacra un popolo in nome della democrazia ( palesemente oclocratica e imperialista ) per sottrargli le risorse per secoli ….eh ma tutto diviso in parti uguali anche per i paesi Nato …..E sono già tutti pronti per fare affari per la ricostruzione…!!!!
    Basta ipocrisie ….spero tanto che la Cina imponga ( magari facendo leva sul possedere una gran parte dei debiti pubblici americani ed europei ) il suo piano di pace e che questa guerra ipocrita finisca presto …e che non duri come quella in Siria con L’isis creato con i fondi americani scoperto da Assange …… Che brutto mondo altro che poesie sulla libertà….

    • Shylock II°, mi sorprendo di essere quasi sempre in accordo con quello che scrive, riguardo la Nato ritengo scandaloso che esista, che dire poi del comico capo del Mondo, il quale non più in grado di trattenere i suoi peti in pubblico, gira munito di pannollone, non si ricorda i nomi delle persone, e sorride come un pagliaccio a cui hanno dipinto il viso. Personalmente non sono interessato chi vinca tra la Russia e l’Ucraina, in quanto in una guerra non ci sono ne vincitori ne vinti, ci sono solo i cadeveri che marciscono lasciati sulla pubblica via. Se la logica è che bisogna restituire i territori occupati dall’invasore,allora siamo a posto, inizi l’America a restituire ai nativi quello che hanno rubato, che dire per venire più vicino a noi, fosre dovremmo chiedere l’Istria e la Dalmazia, o forse l’Austria potrebbe volere il Veneto compresa Venezia, e così via. Di una sola cosa sono certo, non voglio che i miei figli,i mie nipoti, o i vostri cari possano morire per questi buffoni che pasteggiano a bollicine nei loro sontuosi palazzi, distanti dalle bombe sganciate dai loro amici, produttori di armi, i soli a cui preme che la guerra continui il più a lungo possibile. Shylock the first

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