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Vaccinato, prende il Covid e si cura a casa: morto a 47 anni. Dramma a Padova

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Marco Grasso era vaccinato con due dosi. La seconda iniezione l’aveva fatta circa 4 mesi fa. E’ morto di Covid in casa, da solo.
Marco Grasso non era certo “no vax”, cliché troppo semplicisticamente utilizzato di questi tempi per archiviare decessi di persone tutto sommato giovani.
Era vaccinato con due dosi, invece, e forse – lo diranno gli esperti – la differenza in senso negativo l’ha fatta la caduta di efficacia precoce del vaccino che il prof. Crisanti ultimamente indica avvenire dopo 5-6 mesi dall’iniezione, oppure qualche patologia pregressa sconosciuta.

L’uomo ha contratto il Covid ma forse, sapendo di essere vaccinato, era sicuro di poter curarne a casa i sintomi conoscendo la casistica che li indica come “meno gravi” rispetto a chi non è immunizzato.
Sopra il tavolo sono state infatti rinvenute medicine per curare le malattie influenzali e nient’altro.

Il 47enne era un dipendente comunale. Abitava da solo. Aveva eseguito la seconda iniezione di vaccino lo scorso agosto. Da giovedì sarebbe stato in quarantena avendo contratto il Covid. Aveva scelto di mettersi in ferie dal lavoro, forse non avendo voglia di dare troppe spiegazioni.
Quello che è certo è che venerdì i vicini, allarmati da quei colpi di tosse forti e insistenti, avevano chiamato il 118.
Secondo quanto appreso l’uomo non avrebbe voluto le cure dei sanitari, rifiutando il ricovero.

Domenica sera, però, uno strano silenzio aveva preso il posto di quei colpi di tosse, un silenzio che ha nuovamente insospettito i vicini che hanno nuovamente allertato il 118.
Questa volta nessuno ha risposto alla porta e, dopo l’intervento dei vigili del fuoco per l’apertura della porta, è avvenuta la tragica scoperta.

Il decesso può essere compatibile con le complicazioni provocate dal Covid 19 secondo il medico del Suem. Quello che è certo è che non sono intervenute cause violente o responsabilità di terzi nella morte dell’uomo, per questo il magistrato di turno non ha ritenuto di disporre l’autopsia a titolo giudiziario.

Marco Grasso abitava da poco tempo in un condominio poco lontano dall’uscita della tangenziale, nel quartiere di Salboro, a sud est di Padova. Venerdì i medici si sono presentati alla sua porta ma lui ha rifiutato il ricovero. Domenica sera, quando i pompieri hanno sfondato la porta per entrare, l’uomo era a terra in soggiorno, morto probabilmente la notte tra sabato e domenica.
Alla polizia l’ingrato compito di portare la notizia della scomparsa alla mamma ottantenne dell’uomo, a sua volta in isolamento per il virus.

La notizia del decesso ha gettato nello sconforto anche colleghi del Comune di Padova che avevano avuto modo di conoscere o lavorare con Marco. L’uomo viene descritto come persona sempre disponibile e premurosa verso il prossimo, dotato di bontà e sensibilità non comuni.

La salma del 47enne è stata lasciata libera per i funerali.

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