Marco Gasparinetti, fondatore e portavoce del Gruppo25aprile, sarà il candidato sindaco della lista civica Terra e Acqua 2020.
Il candidato Sindaco
Cinquantasette anni, nato a Udine e veneziano d’adozione dal 2002, il giurista è stato scelto all’unanimità tra una rosa di 325 nomi dai candidati consiglieri e dagli attivisti del gruppo Facebook “La Marangona” – come la campana del Campanile di San Marco – in una votazione tenutasi alla mezzanotte del 14 aprile. “Non ho aziende, plateatici, studi professionali – spiega Gasparinetti – ho scelto di mettermi in aspettativa non pagata per amore della mia città. In queste elezioni potrete votare per uno che negli ultimi 365 giorni ha avuto per due volte l’acqua alta in casa”.
Nel suo curriculum ci sono trent’anni nella Commissione Europea a Bruxelles, dove si è occupato di tutela dei consumatori, accesso alla giustizia, protezione dei dati personali e diritto ambientale come responsabile delle procedure di infrazione; ha inoltre lavorato a Roma con Stefano Rodotà come responsabile delle relazioni internazionali presso l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.
Nel 2014 ha fondato la piattaforma civica e apartitica Gruppo25aprile, attiva a Venezia con più di tremila iscritti, dando vita a iniziative sulla residenzialità come MiNoVadoVia, il volantinaggio alla “prima” della Fenice e autofinanziando il cinema all’aperto in Campo San Polo.
La lista
A presentare la lista nella prestigiosa cornice di Palazzo Marin è lo stesso candidato sindaco: “’Non siamo un partito e non abbiamo etichette, non prenderemo ordini da nessuna segreteria romana o villa trevigiana. Ci siamo scelti il nostro rappresentante con il duplice voto, diversamente da altre formazioni politiche nate intorno a chi si è autonominato”.
Terra e Acqua 2020 rappresenta l’intero territorio comunale, “da Burano a Catene”, con candidati di ogni età, provenienza e professione: a farne parte sono avvocati, ingegneri, operai, artigiani, giornalisti, regatanti, professionisti del settore turistico – nessuno mai iscritto ad un partito. L’età media è 48 anni e il 46% sono donne, due delle quali disabili, due straniere e tre nate negli anni ’90. “Nell’affrontare i problemi della città – prosegue Gasparinetti – non useremo il paraocchi ideologico, ma gli occhi dell’orefice e dell’artigiano che con amore producono pezzi unici. Perché Venezia è unica al mondo e come tale va rispettata”.
I sondaggi
L’incontro si è aperto con i risultati dei sondaggi effettuati tra il 6 e l’8 luglio con il sistema C.A.T.I. (Computer Aided Telephone Interview): alla domanda “Immagini che domani si vada a votare per eleggere il nuovo Sindaco di Venezia. Lei per chi voterebbe?” su 900 intervistati il 53,1% si è detto “indeciso o astenuto”; dei restanti il 23% sceglierebbe il Partito Democratico, il 22,6% la Lega, il 21,1% la Lista Brugnaro; segue il 7,8% di Fratelli d’Italia e subito dopo Terra e Acqua 2020, che con il 5,2% batterebbe il Movimento 5 Stelle (5%) e Forza Italia (3,9%).
Alla domanda “Ha mai sentito parlare della lista civica ‘Terra e Acqua’ presentata alla stampa il primo luglio?”, solo il 12,8% avrebbe risposto “sì”; ed è proprio su questo dato che insiste Gasparinetti: elevandolo anche solo di qualche punto si alzerebbe di conseguenza anche la percentuale dei voti.
La campagna elettorale
“Abbiamo l’unica pagina Facebook non sponsorizzata” spiega il candidato Sindaco “raggiungendo questi risultati senza alcun ‘doping’. Il sindaco uscente e le altre forze politiche contano su fondi maggiori, ma noi diciamo ‘no’ al clientelismo: la nostra campagna elettorale darà al 100% autofinanziata, e proprio come facemmo per il Cinema all’aperto di Campo San Polo, accetteremo micro-donazioni, in nessun caso superiori ai 5000 euro, perché le nostre decisioni non saranno prese né nella sede di una multinazionale, né in una villa lussuosa della Terraferma”.
Il progetto
Si è passati così a presentare alcuni candidati che non avevano parlato nell’incontro precedente; età diverse, zone differenti, ma tutti concordi su un concetto: la Venezia attuale è sfruttata, resa irriconoscibile da un turismo di massa che ne ha sfalsato l’equilibrio sociale, economico e culturale.
È proprio su questa parola che si fonda il progetto di Terra e Acqua 2020: “equilibrio”: tra i due elementi naturali che danno il nome alla lista, “tra genti di classi sociali e provenienze diverse che in questa città hanno convissuto senza conflitti grazie a politiche sociali che hanno anticipato di qualche secolo il ‘Welfare State’, permettendo alla Serenissima di competere ad armi pari con Monarchie e Imperi. Il tutto grazie alla coesione interna e al senso di appartenenza a un destino comune, all’orgoglio di essere veneziani che tuttora accomuna chi vive di qua e di là del ponte”.
Partendo dal decentramento: “un Comune composto da realtà territoriali e sociali così diverse fra loro richiede un sindaco che si occupi a tempo pieno di Venezia, un prosindaco con deleghe vere e non revocabili per la Terraferma. Sarà fatto entro i primi 100 giorni – assicura Gasparinetti – oltre ad occuparci di due tematiche fondamentali come la residenzialità e il trasporto pubblico. È impensabile che il vincitore di un bando pubblico impieghi due anni prima di entrare in appartamento, come è altrettanto scandaloso che a otto anni dalla morte dell’assegnatario l’alloggio non sia ancora disponibile. Saremo dalla parte di chi vive, lavora e studia a Venezia: proprio per questo attueremo subito una ‘spending review’ per porre fine alle spese superflue, anacronistiche e a volte clientelari, mettendo in sicurezza il bilancio comunale e liberando risorse per una politica della residenzialità da anni assente, per forme innovative di sostegno all’artigianato, per garantire dignità alla popolazione anziana e diversamente abile. Ci occuperemo della ‘matrioska’ AVM – Vela – Actv eliminando sprechi incomprensibili, riducendo le zone d’ombra, garantendo un efficace trasporto pubblico locale e i servizi essenziali correlati”.
Il turismo
“Per garantire un benessere duraturo e sostenibile – spiega il candidato sindaco – i turisti da richiamare sono quelli ad alto valore aggiunto, quelli pernottanti, attenti alla Cultura, all’ambiente e all’artigianato, quelli che tengono in piedi la Fenice”.
Alla nostra domanda su come si comporterà con il 70% dei visitatori, quelli che arrivano e partono in giornata, Gasparinetti ha risposto: “quelli non li chiamo neanche ‘turisti’: in inglese si definiscono ‘day-trippers’ e devono essere contingentati, tolgono spazio ai residenti e lasciano solo rifiuti. Questa città è stata sfruttata in modo miope e predatorio: in un’economia veramente diversificata i nostri figli troveranno le opportunità di lavoro che attualmente sono costretti a cercare altrove. Diremo inoltre ‘no’ a nuovi hotel, sia in Centro Storico che in Terraferma: basta alla guerra dei prezzi che sta mettendo in difficoltà le realtà famigliari costringendole a chiudere e a essere assorbite”.
Navi da crociera
Terra e Acqua 2020 si dice ferma e determinata ad opporsi a qualsiasi sfruttamento inconcepibile con il delicato ecosistema della Laguna, anche se questo dovesse comportare l’allontanamento definitivo delle navi da crociera. “Siamo decisi a difendere il traffico commerciale del porto di Marghera, un valore aggiunto di gran lunga superiore a quello portato dalla crocieristica – dichiara Gasparinetti – troviamo assurdo istituire un ‘senso unico’ nel Canale dei Petroli, con il Mose che si alzerà almeno 50 volte l’anno: ricordiamo che chi va a Roma scende a Civitavecchia, non sul Tevere a Castel S.Angelo”.
Mestre e Marghera
Alle domande sulla Terraferma, il candidato sindaco risponde con due ‘parole d’ordine’: “residenzialità” e “sicurezza”.
Riguardo il primo tema, parte subito con un dato: “più trentamila abitanti, la promessa di Brugnaro per gli ultimi cinque anni. Ne abbiamo persi diecimila. Perché non è solo Venezia a spopolarsi: anche la Terraferma è rimasta vittima del sistema turistico, costringendo i pendolari che lavorano in Centro Storico a prendere casa anche fuori Comune. Non ha senso. Diremo ‘no’ all’apertura di nuovi centri commerciali, cosa che il sindaco uscente, a capo anche della Città Metropolitana, non ha mai saputo fare”.
Il secondo tema da affrontare è la “sicurezza”, definendo “specchietto per le allodole” l’incremento del 50% degli agenti municipali voluto da Brugnaro: “si fanno vedere solo dove ci sono le telecamere e i giornalisti, in realtà il degrado non se n’è andato, si è solo spostato – spiega Gasparinetti – non voglio fare i nomi degli assessori, ma nella nostra squadra c’è Ottavio Serena, ex generale dei Carabinieri, al quale sarei onorato di affidare la carica alla sicurezza”.
Su Marghera, invece, parla di “bonifiche” per le aree già dismesse e di “verifiche” per le attività in corso, definendo la situazione “peggiore dell’ILVA di Taranto” in quanto “lì c’è un solo interlocutore, qui dobbiamo confrontarci con decine di aziende”.
Il secondo turno
La lista Terra e Acqua 2020 si pone come alternativa sia a Brugnaro che a Baretta, e Gasparinetti dichiara di non avere simpatia né per uno che per l’altro: “il primo vi mostrerà in questi mesi una parte di ciò che avrebbe dovuto fare negli ultimi cinque anni, rimandando il resto al prossimo mandato. Ma perché bisognerebbe votarlo? È pericoloso! Non potendo essere eletto per la terza volta, utilizzerà la sua carica esclusivamente per i propri interessi, vedi il Palasport ai Pili con ponte pedonale; non dimentichiamo che le sue aziende hanno già triplicato gli introiti, come Umana che per una sorta di ‘captatio benevolentia’ è diventata l’agenzia di gran parte delle assunzioni veneziane”.
E Baretta? “Baretta è già al governo – risponde – se volesse fare qualcosa per Venezia l’avrebbe già fatto”.
In vista di un possibile ballottaggio, il candidato sindaco spiega di “non essere al mercato” e di approvare un apparentamento solo con i 2/3 dei voti dei candidati consiglieri.
Programma in divenire
Gasparinetti ha annunciato l’apertura del sito www.terraeacqua2020.it che raccoglierà le proposte dei veneziani che saranno man mano discusse e integrate. “Presenteremo il programma completo, come richiede la legge, entro il 21 agosto. La nostra idea di amministrazione partecipata comincia dall’ascolto di ogni singolo cittadino”.
Prima di salutare, il candidato sindaco ha invitato i presenti al prossimo incontro, incentrato sul turismo, che si terrà tra due settimane.
Nino Baldan
Grazie a chi la pensa come Gasparinetti sulle navi da crociera, io non ho più un lavoro e, come me, tantissimi altri. Leggere che il lavoro di tante persone è un valore minore rispetto al lavoro di altri mi dà il voltastomaco