La Madonna della Salute continua ad essere uno degli appuntamenti più sentiti dai veneziani. E’ il momento in cui anche i “poco credenti”, magari per accompagnare la famiglia, si tolgono il cappello al cospetto della Madonna Nera e recitano due preghiere tra le colonne della Basilica progettata da Baldassarre Longhena.
Dalla Peste a Venezia sono trascorsi quasi quattro secoli. Periodo infausto della Serenissima che ormai viene poco (fortunatamente o sfortunatamente) ricordato più, mentre per i più piccoli le cose più interessanti sono palloncini e dolci.
Arrivi e sfollamento di migliaia di persone si sono svolti senza incidenti o ritardi grazie ai rinforzi messi in campo, anzi, in acqua, da Actv, mentre imponenti misure di sicurezza hanno circolato discrete in mezzo alla folla a garantire sicurezza e disordini.
Sentita l’omelia del patriarca Francesco Moraglia, principalmente dedicata ai cristiani che vengono perseguitati nel mondo, ma anche, in forma più estesa, ad una società che spesso si dimentica delle persone.
Martedì la cupola della Salute era anche illuminata di rosso in ricordo delle vittime cristiane della violenza nel mondo.