[06/01] Sta facendo molto scalpore in città il barbaro fatto accaduto ieri a Venezia. Dei ragazzi molto giovani, si parla di 3-4 maschi e 2 ragazze, avrebbero appiccato il fuoco ad uno scatolone che serviva da riparo ad un barbone.
L’uomo è riuscito a scappare ed a spegnere le fiamme che avevano appena intaccato un braccio.
Sulla vicenda è intervenuto oggi l’assessore comunale alle Politiche sociali, Sandro Simionato (nella foto): “preoccupante che questo episodio sia addebitato a dei ragazzi: un’altra testimonianza del disagio che vivono le nuove generazioni: una vera ‘emergenza educativa’ a cui però il nostro Comune cerca di far fronte con una serie di interventi. Non lasciamo sole nemmeno le persone che vivono in strada, grazie al ‘Progetto senza dimora’, con cui contattiamo ogni giorno le persone che vivono, per necessità o scelta, la loro vita all’aperto”.
“Marino – questo il nome del clochard – è una di questa persone. Con lui, oramai da otto anni, gli operatori hanno contatti quotidiani, anzi serali. Ogni notte, tra le 21.30 e le 23, passano infatti a trovarlo dove dorme, offrendogli generi alimentari e indumenti. Hanno anche tentato di ‘recuperarlo’ ad una vita normale, mettendogli a disposizione, in accordo anche con la sorella, un alloggio protetto dell’Ater, ma lui ha sempre rifiutato, scegliendo di vivere dove ha ‘costruito’ la sua casa di cartone. Nemmeno l’episodio della scorsa notte, che lui continua comunque a minimizzare, gli farà cambiare idea.”
Francesca Chiozzotto