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Les Étoiles: le stelle della danza classica alla Fenice di Venezia il 21 e 22 luglio

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Les Étoiles è il titolo del gala internazionale di danza classica che vedrà le grandi stelle del balletto esibirsi sul palcoscenico del Teatro La Fenice. In programma sabato 21 luglio 2018 ore 19.00 (turno E) e domenica 22 luglio ore 17.00 (turno C), nell’ambito della Stagione Lirica e Balletto 2017-2018, lo spettacolo proporrà un medley di pezzi coreografici cult, composto da assoli e passi a due, brillanti virtuosismi e momenti di struggente lirismo.

È internazionale e di assoluto prestigio il cast di ballerini protagonisti della serata: dalla Russia arrivano Maria Shirinkina e Vladimir Shklyarov (Teatro Mariinsky di San Pietroburgo); dalla Germania, l’italiana Silvia Azzoni e l’ucraino Alexandre Ryabko (Hamburg Ballett, Germania), nonché l’albanese Marlon Dino (Dortmund Ballet); dalla Spagna, Lucia Lacarra (stella internazionale, che a breve dirigerà il Víctor Ullate Ballet di Madrid) e Sergio Bernal (Ballet Nacional de España); dall’Austria, ancora una ballerina russa, Liudmila Konovalova (Wiener Staatsoper, precedentemente in forza al Bolshoi di Mosca); dall’Ungheria, Tatiana Melnik (Teatro dell’Opera di Stato ungherese). Infine, dagli Stati Uniti arrivano il russo Daniil Simkin (American Ballet Theatre, nonché artista ospite al Berliner Staatsballet) e anche l’italiano Carlo Di Lanno (San Francisco Ballet) che con Les Étoiles fa un breve ritorno in patria.

Il programma alternerà celeberrimi passi a due tratti dal repertorio tradizionale ottocentesco (Il lago dei cigni, La bella addormentata, Il corsaro, Don Chisciotte), firmati interamente o parzialmente dal gigante del balletto ottocentesco Marius Petipa – di cui, tra l’altro, ricorre nel 2018 il bicentenario della nascita – insieme a brani dei grandi demiurghi della danza dei nostri tempi, come Yuri Grigorovich (Spartacus) e John Neumeier (Don Giovanni, Adagietto), o ancora passi a due tratti dal repertorio contemporaneo più raffinato a firma dei coreografi di punta di oggi, come Russell Maliphant (Spiral Twist) e Ben Van Cauwenbergh (Les Bourgeois).

Dalla scaletta emergeranno alcuni spunti che permetteranno di ricordare e celebrare lo speciale legame di Venezia con l’arte della danza, un legame generato non solo dalla lunga tradizione coreutica del Teatro La Fenice, ma anche dal fatto che proprio nella città lagunare riposa per sempre l’artefice dei Ballets Russes, Sergej Djagilev. Della sua impresa si scorgerà un riflesso in particolare nella Farruca del Molinero del coreografo spagnolo Antonio, su musica di Manuel de Falla, che suscita atmosfere diaghileviane e ci ricorda quanto fu legato a questo brano il ballerino dei Ballets Russes, Léonide Massine. A Venezia è dedicato inoltre Adagietto di Neumeier su musica di Gustav Mahler, che nell’immaginario collettivo è associato al film di viscontiana memoria, Morte a Venezia; mentre Don Giovanni, dello stesso coreografo, creato per Rudolf Nureyev, sarà un’occasione per rendere omaggio al grande ballerino russo in occasione dell’ottantesimo anniversario della sua nascita e del venticinquennale della scomparsa.

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