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Le mani sulla Laguna di Venezia. Di Monica Sambo (*)

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Conflitti di interesse e parentopoli hanno caratterizzato l’amministrazione Brugnaro a partire dalla prima delibera del consiglio comunale sul cambio di destinazione d’uso!
Da anni infatti denunciamo:
– l’eclatante conflitto di interesse sulla zona dei PILI
– il dirottamento di risorse ed investimenti pubblici come la passerella ciclopedonale (sempre sull’area dei Pili)
– la vendita di palazzi storici a Venezia all’imprenditore con il quale c’è stata una trattativa per la vendita dell’area dei pili
– la vicenda dell’Abate Zanetti che dopo essere stato ceduto al Sindaco (durante il mandato) è stato riassorbito dallo stesso nella Fondazione Musei Civici (con relativi oneri)
– le nomine nelle partecipate del comune di parenti dei consiglieri di maggioranza
E potremmo continuare ….
Un evidente, clamoroso conflitto di interessi, confermato dallo stesso Sindaco che nel 2015 in campagna elettorale aveva dichiarato che non avrebbe fatto nulla sui PILI e invece addirittura ha creato un Piano della mobilità del Comune rendendo protagonisti proprio i suoi terreni.

Un Sindaco che pensa di far diventare Venezia una Disneyland con tornelli e pass per entrare (anche per chi ci vive e ci lavora).
Un Sindaco che ha completamente abbandonato il territorio della terraferma a partire da Porto Marghera.
L’Italia purtroppo è già tristemente afflitta da conflitti e clientelismi, per questo è inaccettabile che proprio l’amministrazione di questa città si renda corresponsabile di questo declino, ed è una questione non solo morale ed etica ma soprattutto politica.
C’è bisogno di un impegno dell’amministrazione sulla trasparenza e sul conflitto di interessi, ma è evidente che questo impegno non può esserci se il primo a non rispettare tali vincoli etici e morali è proprio il sindaco con il suo personale conflitto sui terreni dei PILI.

Ma soprattutto ci sarebbe bisogno di un Sindaco che si prodighi per sorreggere questa straordinaria e unica città e non sia invece impegnato sul fronte dei propri interessi personali o delle proprie ambizioni nazionali.
Serve che il PD e tutte le forze di opposizione unite aprano un confronto con i cittadini perché questi giganteschi conflitti di interesse e questa cattiva gestione della città li danneggia e non costruisce un futuro per Venezia.

(*)
Monica Sambo
Capogruppo PD

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3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. La manovra sul trasporto pubblico è uno dei fatti più scandalosi e sórdidi degli ultimi anni. Vedremo quando cominciano le scuole.
    Non dimentichiamo nemmeno la Fondazione dei Musei Civici Veneziani. Con i numeri del turismo di luglio e agosto, avrebbero dovuto riaprire del tutto. Ma così non avrebbero avuto accesso ai ristori per il 2021, meglio tenere chiusi alcuni musei durante la settimana e passare per la cassa dello Stato.

  2. Qualcuno deve far arrivare tutti i nodi al pettine.
    Che le scelte, negli anni, fossero solo clientelari l’avevano capito anche i bambini. Ma i suoi elettori e interessati sostenitori per anni (2 mandati) hanno visto, letto e preso quel che più comodava. I veneziani? Pochi, senza veri rappresentanti nelle istituzioni hanno guardato, subito e sofferto lo scempio di questo tesoro universale ridotto a povera vacca da mungere. Se almeno alle prossime elezioni si presentasse qualcuno che DAVVERO ama questa fragile città, FORSE potremmo intravedere una possibile luce. Cominciate a disegnare una VERA STRATEGIA E POLITICA ABITATIVA PER NON DISTRUGGERE QUEL CHE RESTA DI VENEZIA E DEI VENEZIANI. Io non posso che manifestare e votare….

  3. … La Consigliera Monica Sambo però non deve dimenticare e come lei nessun veneziano, che un fronte sotto attacco del Sindaco Imprenditore e della sua cricca è stato ed è tutt’oggi il Trasporto Pubblico Locale sia come attacco ai lavoratori sia come attacco al diritto alla mobilità di ogni cittadino. La vertenza sindacale in atto è stata concepita su misura per far cadere le responsabilità dello sfacelo al quale stiamo assistendo, sulle spalle dei lavoratori mettendo contro questi ultimi, (con la complicità della stampa locale e del management Actv in totale sudditanza come si addice a dei bravi servitori), i cittadini arrabbiati e privati dei loro diritti. Ma i veneziani e l’Italia stanno capendo il giochetto : si specula su una catastrofe come il Covid 19 per ingrassare con i subaffidamenti gli amici degli amici e per portare a compimento loschi affari. È sotto gli occhi di tutti. Diciamo No a questa strafottenza impunita.

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