I negozianti avranno strabuzzato gli occhi dalla felicità quando lui tirava fuori le sue carte di credito per pagare. Erano ben 25. Peccato che le carte di credito erano clonate.
Il piano semplice ma ingegnoso: fare spesse pazze in negozi di lusso per poi rivendere la merce “acquistata” intascando il guadagno pulito.
Qualcosa però è andato male e il malese è stato bloccato. C.H.W., 29 anni, “finto” turista malese a Venezia, ora si trova in carcere arrestato dagli agenti della Squadra Mobile.
La scoperta sabato mattina: il malese entra in una gioielleria e sceglie preziosi per oltre 4.000 euro, qualcosa però non va con il suo pagamento, la sua transazione viene rifiutata.
Il cliente prende e esce come niente fosse rinunciando all’acquisto ma il gioielliere insospettito chiama la polizia.
Gli agenti della Squadra Mobile, avuta una descrizione dello straniero, si sono messi a cercarlo e lo hanno rintracciato in via XXII Marzo. Indovinate un po’? L’uomo stava guardando vetrine di negozi di griffe famose probabilmente progettando altri acquisti.
“Ci segua in Questura”, e durante la perquisizione saltano fuori ben venticinque carte di credito. Le carte di credito erano clonate e quasi tutte intestate a cittadini americani ignari che qualcuno stava facendo acquisti a Venezia con il loro conto.
Nella stanza d’albergo del malese, poi, molta merce acquistata.
Laura Beggiora
10/03/2015
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