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Ex lavanderia di San Pantalon rifugio per abusivi: barricati dentro e la gente non si accorgeva di nulla

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Abusivi rintanati nell’ex lavanderia a gettone di San Pantalon.
Davanti a quell’attività chiusa da tempo, nel sestiere di Dorsoduro, nel centro storico veneziano, ci passano ogni giorno varie persone, ma nessuno si era fermato ad osservare. Eppure, bastava avvicinarsi alle vetrine impolverate dell’ex attività di lavaggio self-service per scorgere dei materassi buttati a terra, e non solo.
Le porte della vecchia bottega però erano chiuse, o almeno così sembrava.

In realtà, l’ingresso era solo bloccato: alcune assi di legno erano fissate sulla porta, dall’interno, per tenerla chiusa. Qualcuno nella zona però ha notato uno strano viavai nella vecchia lavanderia e così è scattato prima il controllo e poi l’intervento degli agenti, quelli del Nucleo Pronto Impiego centro storico e isole e quelli della polizia di prossimità di Dorsoduro e San Polo della Polizia locale. Hanno dovuto forzare la porta per riuscire ad entrare nell’ex attività di lavaggio e la situazione all’interno era terribile, delle più insalubri: oltre ai materassi a terra, nella stessa stanza c’erano indumenti e rifiuti, sporcizia ed escrementi.

Due uomini, di nazionalità tunisina, sono stati trovati all’interno, ma non erano gli unici “inquilini”. Da quanto gli agenti hanno potuto constatare nell’ex lavanderia dormivano più persone. Si erano nascoste, rintanate nella vecchia bottega in disuso, chiusa da tempo, diventata il loro rifugio.
Non è chiaro da quanto il gruppo si trovasse lì: giorni, settimane, forse mesi, proprio nel periodo dell’emergenza sanitaria da coronavirus che impediva gli spostamenti tra comuni e regioni.
Nello stesso periodo nel centro storico veneziano erano state chiuse numerose attività commerciali. E tra le serrande abbassate e il poco passaggio, i movimenti degli ospiti abusivi inizialmente sono passati inosservati.

Gli agenti hanno fermato i due tunisini e li hanno accompagnati alla sede centrale del Comando di Polizia municipale all’isola nuova del Tronchetto, per identificarli. Tra le persone trovate all’interno, una è stata denunciata perché irregolare sul territorio italiano.
L’ex lavanderia era diventata una sorta di giaciglio temporaneo. Non è chiaro da quanto tempo il gruppetto avesse trovato rifugio all’interno, e soprattutto quanto avrebbero potuto rimanervi.
L’immobile è stato ora liberato e chiuso dalla proprietà, ignara di quanto stava accadendo all’interno dell’ex lavanderia.

Giorgia Pradolin

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