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Italia – Spagna 2021, il Paese si ferma. Poi è Fiesta

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Italia – Spagna 2021 fa esplodere le piazze d’Italia, ed è una nuova ‘notte magica’.
I protagonisti sono loro, quelli che hanno trattenuto a lungo il fiato. Sono i tifosi italiani nelle piazze dove, con le cautele dettata dalla pandemia non ancora sconfitta, era stato permesso l’allestimento dei maxischermi per seguire la sfida contro la Spagna.
Poi è cominciata la festa nelle strade per la nazionale tornata in finale agli europei nove anni dopo.
Ma di certo la situazione oggi è diversa dal 2012; stavolta fuori dal campo e nelle piazze del Paese c’è da superare la sfida del rischio contagio.

 

Contro le ‘furie rosse’ spagnole, gli italiani hanno però ritrovato la voglia di stare insieme nonostante le regole anti-assembramento e – vista l’impossibilità di andare a Londra, causa le severe norme antiCovid del governo britannico – le cosiddette ‘fanzone’ sorvegliate hanno sostituito gli spalti di Wembley: tra le aree dedicate ai supporter, quella a Roma in piazza del Popolo – tra le più grandi d’Europa – è stata accessibile solo tramite prenotazione almeno tre ore prima, con una capienza massima consentita di 2.500 posti e altri mille ai Fori Imperiali.
Il tutto regolato da specifiche misure, come i segnaposto in terra per garantire la distanza. A Milano, invece, per vedere la partita sui maxischermi si sono organizzati centri privati per i quali era comunque necessario riservare il posto mentre il Comune – per evitare caos e gruppi troppo numerosi di tifosi – non ha allestito spazi specifici.
A Trento e Bolzano la cautela è stata ancora più alta: per evitare il ripetersi dei disordini verificatisi al termine delle partite precedenti, il sindaco bolzanino ha firmato due nuove ordinanze, identiche a quelle adottate per la partita di venerdì scorso contro il Belgio, confermando il divieto, esteso a tutti i locali della città, di vendere alcolici da asporto e bevande in bottiglie di vetro, dalle 20 alle 6.
A Trento nessuna deroga ad un’ordinanza simile, e già in vigore, sul contenimento della movida di giovani ed universitari in centro storico.

 

A Trieste, per evitare di allestire maxischermi con il rischio di assembramenti, sono state agevolate varie autorizzazioni sulla dotazione di proiettori e tv nei locali pubblici.
Durante la partita, anche in piazza a Palermo non è stata prevista alcuna programmazione.
Schermi un po’ ovunque invece a Jesi, la città del ct azzurro Roberto Mancini nei giardini pubblici e nelle piazze del centro: qui già per Italia-Belgio era stato montato un maxischermo davanti al Palasport con un centinaio di persone a fare pic-nic sul pratone del parcheggio.
A Napoli, città dal tifo caldo per eccellenza, sono state allestite aree per i supporter in piazza, in centro storico e fuori dai bar di tutti i quartieri.
Colori e sciarpe della nazionale nei luoghi che animano l’estate bolognese: uno dei più significativi all’Arena Puccini, dove per una sera – invece dei film – si è scelto di proiettare la semifinale.

Un altro luogo insolito è stato il teatro Ariston di Sanremo, tradizionale sede del Festival della canzone. E se a Torino i cori da stadio hanno riecheggiato al Mirafiori Motor Village, le bandiere tornano a sventolare anche ad Alessandria, proprio dove fu issato per la prima volta il Tricolore italiano.
C’è chi anche chi, a Pescara, ha intonato cori in spiaggia, nello spazio del villaggio ‘City Summer’.
Persino gli artisti si sono fermati per l’evento. A Cervere (Cuneo) Antonello Venditti ha spezzato in due il suo concerto per seguire il match con il pubblico e poi riprendere lo spettacolo.
Aldilà del risultato, nel centro montano di Capracotta (Isernia) è stato reso omaggio a Raffaella Carrà con la canzone dal sapore italo-spagnolo ‘Fiesta‘.

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E loro, i veri protagonisti dell’impresa terminata 1-1 ai calci di rigore vinti contro la Spagna?
Leonardo Bonucci, uno per tutti: “E’ stata la partita più difficile che abbia mai giocato. Complimenti alla Spagna per quello che ha messo in campo. Ancora una volta questa squadra ha mostrato i suoi veri valori e anche la sua capacità di soffrire, la resilienza che contraddistingue noi italiani”.
“E’ stato grande Donnarumma e chi ha tirato ai rigori. E’ una vittoria sofferta ma ancora più bella. E complimenti alla Spagna per la partita che ha fatto ma anche noi. Ora c’è da recuperare perché manca quel centimetro per diventare leggenda”.

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