L’associazione Italia Nostra e l’urbanista (già assessore al Comune di Venezia) Stefano Boato, entrano nel merito sui cambi d’uso abitativo, in questi giorni rilevati dalle cronache cittadine, che riguardano due appartamenti richiesti dagli Hotel Danieli e Biasin.
L’assessore all’Edilizia privata e la commissione competente hanno espresso parere positivo per la concessione dei piani superiori agli alberghi, ma ora spetta al voto del consiglio comunale, la decisione ultima.
La nuova Municipalità, con il suo presidente Giovanni Andrea Martini, ha dato parere negativo e si aspetta che il Consiglio comunale faccia altrettanto, soprattutto per dare ai cittadini veneziani un segnale di difesa di una residenza che si fa sempre più debole e che non ce la fa a competere con poteri economicamente tanto più forti.
Il consigliere Maurizio Crovato della Lista Brugnaro, teme un ricorso del Tar, dato che, a suo parere, le normative nazionali permettono quelle concessioni e quindi il voto favorevole dovrebbe intendersi come atto dovuto.
Italia Nostra e Stefano Boato insistono sulle necessarie verifiche prima di qualsiasi concessione, fermo restando che le abitazioni inferiori ad una superficie di 120 mq. non possono diventare “ricettive”, inoltre va indagato da quanto tempo quelle abitazioni sono vuote e perché gli inquilini sono stati sfrattati.
Si rimuove tramite questa circostanza la politica del diritto alla Casa a Venezia, soprattutto considerando la continua perdita di residenti giovani e anziani, costretti a lasciare la propria città perché una casa in affitto accessibile non riescono a trovarla.
Andreina Corso