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Isabella Noventa, crolla il castello di carte. Tre arresti

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Il fratello di Isabella Noventa: non è lei nei video

Isabella Noventa, crolla il castello di carte. Tre arresti

Sono le 4 del mattino. Le volanti prelevano prima Debora Sorgato, alla periferia di Padova, poi si spostano a casa di suo fratello Freddy. Per ore gli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Giorgio Falcone e dal capo della Squadra Mobile Giorgio Di Munno, hanno interrogato i tre. Fino alle 19, quando è arrivata la conferma degli arresti.

Freddy Sorgato, autotrasportatore con la passione del ballo e delle belle donne, ha frequentato per due anni, tra il 2012 e il 2014, Isabella Noventa. Una relazione che non era vista di buon occhio né da sua sorella Debora né, tantomeno, dall’amica Manuela, molto gelosa. Ne scaturisce un legame costellato di liti e reciproche gelosie.

Isabella Noventa, che risultava scomparsa improvvisamente, non è stata rapita, né si è allontanata da sola: è stata uccisa. Ne sono convinti gli investigatori della Squadra mobile e la Procura di Padova, che martedì sera, firmati dal pm Giorgio Falcone, ha emesso tre provvedimenti di fermo per omicidio premeditato in concorso a carico dell’ex fidanzato di Isabella, Freddy Sorgato, ‘il ballerino’, com’è stato ribattezzato il 46enne data la passione per la danza, la sorella di questi, Debora, e un’amica di Isabella, la tabaccaia Emanuela Cacco, divenuta la nuova ‘fiamma’ di Freddy.

Alla fine, chi ha fatto crollare il muro del silenzio sarebbe stata l’amica: «Sono io la donna con il piumino». Con queste parole la Cacco, tabaccaia di Camponogara (Venezia), ha ammesso la propria responsabilità nella morte di Isabella Noventa, la segretaria di 55 anni di Albignasego (Padova), di cui si erano perse le tracce da un mese esatto.

Isabella è stata assassinata probabilmente la stessa sera di venerdì 15 gennaio in cui Freddy aveva detto d’averla lasciata in Piazza Insurrezione, a Padova, facendola scendere dalla sua Audi bianca poco prima di mezzanotte, perché – così aveva raccontato – “doveva vedere un’amica”.
Il movente dell’omicidio sarebbe passionale, riferito al nuovo legale sentimentale che l’uomo aveva con l’amica di Isabella, Emanuela.

Il corpo della vittima, che ora gli agenti stanno cercando, non è ancora stato trovto. “So solo che la polizia sta cercando il corpo e spera di riuscire a trovarlo entro domani” ha detto l’avvocato della famiglia Noventa, Gianmario Balduin. Sulla modalità dell’omicidio non vi sono al momento conferme: Isabella potrebbe essere stata soffocata, mentre viene escluso che sia stata uccisa con armi da fuoco.

Il giallo era vicino alla svolta lo si è capito martedì mattina, quando si è saputo che Debora Sorgato era stata prelevata dagli investigatori alle 3 della scorsa notte, a casa, e portata in Questura per un interrogatorio-fiume. Ma prima del suo c’erano stati altri due interrogatori serrati: quello di Freddy e di Emanuela Cacco. Sulla base delle loro dichiarazioni gli agenti della ‘mobile’ e gli inquirenti hanno chiuso il cerchio, andando a prendere anche Debora.

Confessione vera e propria non c’è ancora stata, spiegano dalla Procura, ma vi sono ammissioni parziali, e soprattutto – spiega un investigatore – “indizi gravi e concordanti” sulla fine di Isabella sì. Quanto all’esecuzione materiale del delitto i sospetti, secondo fonti qualificate, portano a Freddy Sorgato. Da chiarire, invece, il ruolo esatto che le due donne avrebbero avuto nel piano diabolico. A far cadere il castello di carte, confermando tutta la messinscena sulla presunta scomparsa dell’ impiegata, sarebbe stata Emanuela Cacco.

Emanuela Cacco avrebbe confermato soprattutto – come la polizia sospettava – che la donna con il piumino bianco (uguale a quello di Isabella) ripresa da decine di telecamere di sicurezza di Padova la notte tra il 15 e 16 gennaio era lei stessa, e non l’amica. Non era un caso che in tutti i frame di quei video la “donna con il piumino bianco” fosse sempre di spalle e con il cappuccio in testa, cosa che Isabella non faceva mai. Ed avevano colto nel segno, quindi, i familiari dell’impiegata, quando sostenevano e ribadivano che quella donna misteriosa non camminava come Isabella, non aveva la sua fisionomia. Era una montatura. Qualcuno voleva far credere che l’impiegata con la passione per il ballo si fosse allontanata da sola, e avesse fatto perdere le tracce per qualche misterioso motivo.

Isabella Noventa è stata cercata per giorni e settimane, in Italia e all’estero. Perlustrazioni ripetute in tutti i fiumi della zona, la vita della 55enne scandagliata in ogni angolo. Per non arrivare a niente, perché tutto era già accaduto, ed il finale era quello più brutto.

Mario Nascimbeni
17/02/2016

(cod giapado)

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