Stevan Jovetic è diventato un problema. Un’estate fa la storia in nerazzurro del montenegrino iniziava con un gol contro l’Atalanta: stava nascendo l’Inter di Jovetic, oggi scomparsa.
In attacco, come in un Deja Vu, si rivedono le azioni stitiche e sterili della squadra che già andavano in scena con Mazzarri, nonostante Icardi abbia una media impressionante tra reti realizzate/palle giocate.
Jovetic, già escluso dai titolari contro Empoli e Sassuolo, è a rischio panchina pure oggi contro l’Atalanta. Ma cosa può aver mai fatto di male questo giocatore che aveva dato nella prima fase brio e imprevedibilità in avanti all’Inter? Qualità che hanno contribuito più di Icardi a far diventare l’Inter capolista per gran parte del girone di andata. Paga forse qualche intemperanza caratteriale come già fu per Osvaldo (altro grandissimo attaccante)?
Mancini non chiarisce, dicendo le cose che deve dire un allenatore: «Jovetic non è arrivato in un club inferiore al Manchester City, chi viene qui lo fa per vincere. Stevan ha qualità, ma a volte si accontenta. La convivenza con Icardi è possibile ma difficile, perché hanno lo stesso ruolo: Jovetic non è più una seconda punta, ma è ora diventato una prima punta». (cod. art. internaziomaio)
Roberto Dal Maschio
16/01/2016