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Il risarcimento non arriva, pignorati i soldi dei ticket della Usl 3 Serenissima

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La signora era caduta dal letto e nella caduta si era fratturata il femore e il collo. Due danni gravi che si erano verificati all’ospedale dell’Angelo di Mestre a causa – ha detto il giudice –
delle sponde laterali del letto che non erano state alzate come avrebbero dovuto proprio per impedire eventuali cadute.

V.P., la signora di Mestre, nonostante la vittoria in tribunale, non ha poi avuto vita facile nemmeno per il risarcimento dell’Usl 3 Serenissima.

«La mia assistita è stata costretta a incardinare una procedura esecutiva presso terzi per ottenere il pagamento di quanto dovuto», ha spiegato il legale che segue la donna, l’avvocato Alfredo Piscicelli.

Il risarcimento di circa 90 mila euro era stato stabilito dal tribunale di Venezia con una sentenza dello scorso 24 gennaio, ma il denaro non arrivava mai.

La donna quindi, attraverso il suo avvocato, è stata costretta a intraprendere una nuova causa per ottenere la somma, visto che l’assicurazione, nonostante il passare del tempo, non rispondeva in tal senso.

Si è trattato di un’altra azione legale «in virtù della quale sono state pignorate somme di denaro per oltre 132 mila euro presso Intesa San Paolo, che fa servizio di tesoreria per conto dell’azienda sanitaria», spiega il legale. Una cifra che comprende il risarcimento più la metà dello stesso.

In pratica, siccome alla donna non veniva ancora recapitato il risarcimento nonostante la sentenza del tribunale, il giudice ha deciso di concedere il pignoramento del denaro che confluisce alla Usl 3 Serenissima andando direttamente in banca dove arrivano i soldi dei ticket.

Dopo questo atto, e solo a questo punto – probabilmente grazie anche ad un intervento di sollecito dell’azienda sanitaria alla sua propria società di assicurazione (ma non si poteva farlo prima?) – sono arrivati i soldi con due tranche da 45 mila.

Una vicenda che ricorda molto quella avvenuta a San Donà l’anno scorso, legata alla morte di Egidio Dissegna, 86enne di San Stino, avvenuta nel gennaio del 2010 all’ospedale di Portogruaro.

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