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Gina Lollobrigida addio, era amica della Mostra del Cinema di Venezia

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Gina Lollobrigida si è spenta. Da tutto il mondo arrivano messaggi di commiato, ma i meno giovani la ricordano anche le sue presenze a Venezia, in occasione della “Mostra” degli anni d’oro in cui a Lido arrivavano tutte le star più importanti del Cinema.

L’abbiamo conosciuta e amata come ‘La Bersagliera’ e in mille altri modi che rimanevano attaccati con i suoi personaggi. Gina Lollobrigida, morta oggi all’età di 95 anni, è stata una diva che ha avuto sempre il coraggio di dire le cose senza veli e di vivere almeno quattro vite, collezionando sette David di Donatello, due Nastri d’Argento nonché i titoli di grand’ufficiale della Repubblica italiana e cavaliere della Legion d’onore francese.

Impossibile non ricordare la sua memoria a Venezia. Il Presidente, il Direttore artistico del Settore Cinema, il cda e la Biennale di Venezia esprimono “profondo cordoglio” per la scomparsa di Gina Lollobrigida, più volte protagonista alla Biennale Cinema a partire dal 1950.

Un profondo rapporto di amicizia e stima – ricorda la Biennale – aveva legato Gina Lollobrigida a Gian Luigi Rondi, indimenticato Direttore della Mostra del Cinema e Presidente della Biennale. Nel 1986, nella serata inaugurale, nell’ambito dell’omaggio a Orson Welles, venne proiettato il suo documentario del 1959 dedicato a Gina Lollobrigida, “Portrait of Gina”, intervistata nella sua villa dell’Appia antica.

Alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Lollobrigida ha partecipato con i suoi film o come ospite numerose volte. Tra queste, la prima volta alla 11/a edizione del 1950 con tre film, Campane a martello e Cuori senza frontiere di Luigi Zampa, e La sposa non può attendere di Gianni Franciolini.

Nel 1952 partecipò come protagonista, insieme a Vittorio De Sica, del celebre episodio “Il processo di Frine” nel film di Alessandro Blasetti ‘Altri tempi’, scelto per la serata inaugurale e con lei presente in sala.

Nel 1954, protagonista de “La romana” di Luigi Zampa, arrivò in carrozza per la proiezione accompagnata da Alberto Moravia. In questa occasione, Italo Calvino scrisse su “Cinema nuovo” che lei era “cuore del film, sua ragione prima, lustro e vanto dei produttori e del pubblico fanatico, che quasi la linciò dall’entusiasmo davanti al Palazzo del Cinema”.

“Arrivò Igor Stravinskij e nessuno lo riconobbe” fu l’incipit di un articolo del 1956 di Oriana Fallaci sull'”Europeo” dedicato a Gina Lollobrigida e al suo grande successo popolare ospite al Lido, col pubblico di fedeli che l’attende per ore fuori dall’albergo e dal Palazzo del Cinema.

Gina Lollobrigida era nata a Subiaco, il 4 luglio del 1927.

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