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Fuga spericolata di notte per le strade di Marcon, a bordo attrezzi per rubare

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Furto alla Italservices, arrestati tre romeni. Recuperata refurtiva per 220mila euro

I Carabinieri della Stazione di Marcon hanno arrestato per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, ricettazione e possesso di strumenti di effrazione un presunto ladro di origini moldave, TRICOLICI ION classe 1988, in Italia senza fissa dimora, che alla vista dei militari si rendeva protagonista in piena notte di una rocambolesca fuga in auto e di una condotta violenta nei confronti dei Carabinieri che erano riusciti a bloccarlo, a cui aggiungeva il possesso di oggetti da scasso e atti ad offendere, nonché la ricettazione di una vettura rubata.

Già da tempo i Carabinieri avevano predisposto un rafforzamento dei servizi di controllo del territorio con appositi servizi in orario serale/notturno, con la proiezione di decine di pattuglie dedicate al pattugliamento delle zone a maggior densità abitativa, al fine di prevenire i furti ma anche con l’intento di sorprendere i ladri con le mani nel sacco.

Proprio nell’ambito di tale pianificazione i Carabinieri di Marcon vigilavano il centro cittadino di competenza notando alle 4 e mezzo di notte una Peugeot condotta da una persona sospetta alla quale la pattuglia decideva subito di intimare l’alt per sottoporla a controllo.
Il conducente dell’auto però, alla vista dei militari, compiva immediatamente una brusca inversione a U, fuggendo a tutto gas nella direzione opposta.

La pattuglia dei Carabinieri di Marcon, dopo aver allertato la Centrale Operativa e chiesto rinforzi, si lanciava immediatamente all’inseguimento del fuggitivo, tallonandolo per diversi km, inducendolo ad un certo punto ad abbandonare frettolosamente la macchina in via Montegrappa e tentare una disperata fuga a piedi.

L’uomo, scavalcava quindi il cancello di un parcheggio condominiale, inseguito a piedi dal caposervizio che dopo diverse centinaia di metri riusciva a placcarlo ed atterrarlo. Ne nasceva una violentissima colluttazione durante la quale il moldavo, per sottrarsi all’arresto, colpiva i militari con testate, calci, pugni e morsi, finchè, anche grazie all’arrivo dei rinforzi di una gazzella del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Mestre, veniva definitivamente bloccato.

L’esame dell’auto, una Peugeot 308 manco a dirlo risultata rubata pochi giorni fa a Mestre proprio durante un furto in abitazione, faceva saltare fuori la classica dotazione dello scassinatore/topo d’appartamento: un borsone contenente un grosse pinze, cacciaviti, coltelli, chiave “a pappagallo”, guanti – tutti arnesi con evidenti segni di usura – ed una torcia “frontale” utile per lavorare al buio con le mani libere. La mancanza di refurtiva fa ritenere che il controllo dei Carabinieri, oltre che a fini repressivi, sia stato svolto proprio in funzione preventiva, sorprendendo il ladro poco prima che mettesse in opera una nottata di scorribande.

Il soggetto veniva quindi dichiarato in stato di arresto e sottoposto a trattenuto in attesa del processo per direttissima celebrato nella mattinata odierna.

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