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Festa riuscita? Ve la racconto io la festa: un Rave in via Garibaldi. Lettere

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Gentile direttore, vorrei sapere perché tutti contribuiscono a portare avanti questa farsa degli eventi in sicurezza quando invece è solo un’attività di facciata.
Situazione di questa notte: un esercito di agenti a controllare che i residenti si posizionassero diligentemente entro gli spazi assegnati con un serio controllo sul certificato per passare.
Tutto bello e opportuno, complimenti.
Ma a cosa serve se basta fare 5 metri per trovare la più grande promiscuità?
Ve la racconto io la “festa”?

Spostandosi dalle rive ed entrando nella via Garibaldi si veniva accolti subito da una vera e propria discoteca a cielo aperto.
Distanza in linea d’aria? 5, forse 10 metri. Tanto bastava perché le regole non esistessero più. Distanziamento, mascherine? E cosa sono?
Migliaia di persone ballavano, saltavano, cantavano, chi con bicchiere in mano chi senza, sudati, spesso a torso nudo, spesso abbracciati, esaltati da migliaia di decibel sparati come ad uno stadio.
Controlli? Zero, a fronte di migliaia di persone che si sono riversate sul posto.
Mi viene da ridere pensando chi si è lamentato per i festeggiamenti degli Europei, avrebbero dovuto vedere le scene di questa notte.
Sudati, a torso nudo, urlare (non ci si sentiva parlando), saltare, ballare anche uniti con le braccia sulle spalle o sui fianchi.
Volumi incredibili e musica e amplificatori disposti secondo logica: dee jay all’entrata della via e poi più avanti, a metà via, in un bar che fa angolo, con casse e amplificatori più potenti che io abbia mai sentito in vita mia. E poi i rimbombi che si ripercuotevano per tutto il vicinato fino ai Giardini.
Provare a chiedere di abbassare? Fatto, all’una e mezza, alle due e mezza… tutto inutile.
Mentre le case tremavano in strada andava in scena tutto il campionario al gran completo: giovani che vomitavano e urinavano nelle calli vicine (i bar hanno un wc, ma in un posto in cui  migliaia di persone bevono e bevono, risolvono poco).
E poi la vergogna (vista!!) di dare ancora da bere a chi ormai faticava a stare in piedi. E poi ancora, e poi ancora. Tutto per incassare denaro.
Alcuni li vedevi già distesi per terra, di questi “clienti”.
Questa notte ho visto (video e foto a disposizione se qualcuno vorrà approfondire) in una delle vie più importanti della mia Venezia scene che non avrebbero potuto avere luogo nemmeno nella più casereccia e improvvisata sagra paesana.
Altro che: il “nobile” Redentore, festa dalle antichi tradizioni veneziane.
Un’accozzaglia vergognosa e immorale di migliaia di storditi richiamati dai decibel e dal passaparola (“tanto si può fare quello che vogliamo…”) e giustificata dagli incassi di bar che hanno priorità su tutto!
Rave legalizzati a Venezia, è il titolo di oggi.

So di persone che hanno chiamato i vigili più volte. Non so se si siano fatti vedere, io non li ho visti. So solo che le musiche sono continuate tranquillamente fino alle 3,30 di notte, e cioè finché ci sono stati avventori.
Questo è dunque quello che è diventata la città: un ambiente dove si organizza svago per i visitatori a tutti i costi. Il resto non conta.
Se mancano anche le condizioni di sicurezza che ci fanno credere importanti perché ce le raccomandano ad ogni occasione di questi tempi, chi se ne cura?
L’apparenza è stata salvata misurando i veneziani nelle rive a un metro uno dall’altro.
Questa mattina, poi, ci hanno pensato i residenti a pulire vomito e pipì vicino alle porte di casa e il nostro sindaco parlerà di “festa riuscita”.

Una residente

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25 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. …computer, internet, codice fiscale, certificato vaccinazione, documenti di identità: un sacco di burocrazia mentre a 50 metri fanno quel che vogliono.
    Ma il sindaco c’è…?Il rigore vale solo per i soliti fessi che vogliono essere in regola?
    Vigili ovunque a San Marco, e poi per questi festeggiamenti non hanno una pattuglia (o non hanno il coraggio di sanzionare sballati e ubriachi vari?).
    A chi si appella alla libertà, ricordo che la loro libertà arriva fino a dove inizia ad essere compromessa quella degli altri…
    Prof. Fabio Mozzatto

  2. Spero tanto che quello che è successo la notte del Redentore non sia solo un antipasto di ciò che ci aspetta all’apertura del campionato, col venezia in serie A….
    Ma ormai questo è quel che c’è: Venezia è morta da un tocco, viene tenuta artificialmente in vita con feroce accanimento terapeutico perché i padano-veneti che ne comanda non possono certo permettersi di tirare il collo alla gallina dalla uova d’oro

  3. Nessuno stupore per quello che è successo. Al Lido, sul lungomare dell’ospedale, le stesse scene di decibel al massimo, di ubriachi urlanti di mescita incontrollata fino a tarda notte SENZA NESSUN CONTROLLO!!! Sono la regola per tutta l’estate.

  4. Caro Diego, no questa festa non ha più nulla del redentore, visto che i festanti di veneziano avevano poco (magari solo campagnoli nostrani) sia quest’anno che tutti quelli passati. È una vergogna che si sia parlato di controlli e tamponi vista l’assenza di dati a riguardo poi per gli ultimi. È una vergogna che non ci sia attenzione collettiva per un fenomeno che non si vuole controllare solo perché costerebbe soldi a categorie che hanno fatto della precarizzazione del lavoro un modus operandi, oltre che della scarsa professionalità e del mancato riconoscimento di livelli ai propri dipendenti. È una vergogna perché appena ripartiranno le chiusure chi ci rimetterà è un 20% di italiani a cui pure i sindacati hanno voltato le spalle

  5. Mi associo a Francesco e a Sincero e aggiungo che non è solo in occasione del Redentore, carnevale o altro che si verificano questi episodi dì inciviltà ma ogni fine settimana si assiste alla discesa su Venezia di orde di trogloditi che festeggiano l’addio al celibato o al nubilato con atteggiamenti offensivi verso la città e verso coloro che ancora cercano di abitarci nonostante tutto!

  6. Grazie Sindaco, forse la trasformazione in Mogliano Veneto di Venezia è quasi completa. Tanto de campagnoi ze pien, e anca i più squaidi e imbriagoni, che i se sente fighi parche’ i fa el redentor a Venessia (ma in realta’ no i capisse un ca..o de sta citta’), dito da un venessian ‘egoriferito con la puzza sotto al naso’. E bravi quri baristi ladroni e senza scrupoli che contribuiscono a rovinare la vita dei pochi residenti, il cui diritto alla tranquillità e al riposo notturno viene prima dei schei che ga da far quei 4 moltoni evasori e ignoranti, che bate un scontrin su 50.

  7. Se solo le autorità, in questo e in tanti altri frangenti, facessero rispettare le regole…ma gli interessi economici, costi e benefici, giocano a sfavore. Questo finché i soldi prevarranno sulle regole (e, in questo periodo, sul buon senso e sul senso civico).

  8. ahahahah le fregnacce che dice questo Gigi… chissà se farà parte di qualche soggetto commerciale ? Mah..
    Il punto , caro Gigi, è che la tua libertà finisce dove comincia la mia
    Se a me tremano le lastre e cadono le tazzine dalla vetrina per le vibrazioni fino a
    BEN OLTRE LE TRE DI NOTTE (L’ULTIMA CHIAMATA DEI VIGILI E’ DELLE DUE E MEZZA DI NOTTE)
    non è perchè non ho un pochina di pazienza.,
    e visto che sei un addetto ai lavori sai benissimo che non è una volta l’anno
    perchè adesso ci sarà ferragosto, poi quella di fina estate, poi quella di inizio scuola, poi halloween, e via così
    sono d’accordo su qualsiasi iniziativa si vorrà adottare, adesso basta, avete superato il segno

  9. Volumi da stadio?? ahahah ma perfavor che ghe gera 2 casse che casa mia e go più grandi!!! Purtroppo co se vol aver ragion a tutti i costi se se inventa qualsiasi roba!! E altro che migliaia de persone, i bar gera 4/5 e ea davanti no podeva starghe piú de 100 massimo 150 persone. Per fortuna che Via Garibaldi no ga residenti come queo che ga scritto sto articoeo! Infatti gerimo tutti contenti altro che

  10. Quante imprecisioni. Io ero presente fino alla fine, e posso garantire che poco dopo l’una la musica si è fermata. Anzi è stato detto a tutti di avere pazienza e rispetto per i residenti, proprio per questo non si è continuato oltre. I gestori hanno pulito lo spazio dove si era creata la festa mentre chiudevano i rispettivi locali. Non si sono visti problemi di sicurezza (c’era infatti una’agenzia con addetti alla security per evitare eventuali problemi, ma non sono dovuti intervenire mai), io personalemente non ho visto persone a torso nudo.
    Ogni anno a Redentore e a Carnevale, prima della pandemia, situazioni del genere erano comunque terreno per indignati, con tutta probabilità questo articolo sarebbe uscito con la stessa intensità anche se non fosse mai esistita la pandemia da Covid19.
    Molte persone, non solo i giovani, visto che c’erano anche molti adulti residenti e di zona, hanno bisogno di tornare a vivere la vita anche con svaghi come questi, sottovalutare l’importanza di poter avere le feste di sestiere è un errore, che rischia di mettere le persone le une contro le altre senza motivo. È stata una festa di un giorno, abbiate pazienza, ma anche un minimo di obiettività.
    Un residente.

  11. La verità? Una dozzina tra bar e ristoranti fanno il bello e il cattivo tempo in quella zona.
    Ormai zona franca perchè controlli zero, si spartiscono spazi e condotte come un vero e proprio controllo del territorio..

  12. Dopo i fuochi di ritorno dalla Bragora a S.croce le calli erano piene di gente come ai vecchi periodi di carnevale. Al ponte dei Greci non tenevano la desra e si e’ bloccato il flusso per alcuni minuti. Nessun vigile a smaltire il traffico, erano tutti ai varchi per permettere ai turisti di accedere alle rive.

  13. Ho vissuto la festa in barca , tornando a casa a fuochi finiti. Non era il mio primo redentore , né sarà l’ultimo….ma l’impressione generale è che la citta’ sia diventata un campus universitario a cielo aperto , dove tutto è lecito , perché : ho vent’anni , sono giovane e voglio far casino quando&quanto voglio. Dall’altra parte parte i pochi veneziani rimasti sono una massa di borghesi sclerotizzati egoriferiti con la puzza sotto il naso…..lasciando perdere l’educazione e il senso civico del turista medio. Venezia è morta da tempo , ma il sui cadavere rende ancora molto bene.

  14. Capisco il vostro e sostengo il vostro mal contento, purtroppo la gente dopo un anno chiusa in gabbia ha voglia di sfogarsi..E purtroppo i bar che dovrebbero dagli un freno se ne approfittano.. spero che questa cosa non abbia ripercussioni sulla volta bella città, è soprattutto che resti la follia di una notte e non una routine.

  15. Ormai, festa o non festa, ogni occasione è buona per fare casino! Ignoranza tanta e rispetto zero. Se si prova a protestare bisogna stare attenti a non essere bastonati! E le “forze dell’ordine” si girano dall’altra parte! È un’epoca di barbarie consentita…

  16. Signor Diego, non tutti hanno i soldi o sono nella condizione di andare in campagna. Siete una banda di trogloditi incivili. Ai baristi auguro di fallire , miserabili assass*ni!

  17. La situazione di ieri a via Garibaldi e in riva sette martiri è stata un vero disastro. Irresponsabile e Inaccettabile.
    Nessuna simpatia per questi baristi che chiedono aiuti, ristori e sostegno. Nessuna simpatia per la mancanza di organizzazione e controllo.
    Un vero flop. Ne pagheremo le conseguenze.

  18. E al lido? Rave agli alberoni e a malamocco località ottagono dove mascherine e distanza di 1 m non si sapeva cosa fossero… Ed è così ogni sabato e venerdì a lido… E poi ad agosto chiudiamo in zona gialla.. Vergogna

  19. Questa festa è sacra per voi? Voi chi? Voi giovani? Voi universitari?
    Questa festa era sacra per noi veneziani, ma non ha più niente di quei valori.
    Per voi è solo in occasione di ‘svago’ e in questa parola c’è dentro quanto ben sai..

  20. Come bene a detto il Signor Diego questa festa e sacra, ma tutto ciò che è successo ieri sera in via Garibaldi non ha niente di sacro, si è visto di tutto ma di sacro proprio niente. La maleducazione, l’inciviltà, la volgarità e la disorganizzazione ha fatto la padrona.

    • maleducato incivile, si può fare festa senza sconvolgere la vita agli altri.
      E’ ora di finirla che la città sia in mano alla mafia dei locali.
      vai tu in campagna con la tua mamma e il tuo papa’

    • Macché sacra e sacra!
      Il Redentore è “sacro”, ma quello che si vede in giro per Venezia durante le feste tradizionali (meglio di sacre) non ha niente a che vedere con il sacro, anzi, ha più a che fare con il profano più sguaiato e volgare, lo sbracamento più totale, con punte di ignoranza aggressiva che neanche degli oranghi in amore si permetterebbero di manifestare.
      E poi ti dicono: se no te piase va a viver in campagna!!
      Tanto per rimarcare il territorio in modo ancora più netto, sparando a mille musica pietosa, enunciando ogni possibile variante del ghe sb….., bestemmiando come se non ci fosse un domani, spargendo liquame per ogni dove.
      Purtroppo di Venezia è rimasto questo, una tabula rasa sociale, culturale, perfino cognitiva.

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