Sorpreso mentre vende l’eroina a un ventenne e viene arrestato per spaccio. Era la quarta volta, in quattro mesi. E sempre lì. Un pusher a dir poco ostinato quello che dal mese di agosto è stato fermato e arrestato per quattro volte nei pressi della stazione di Mestre. L’ultima è stata ieri pomeriggio, sabato 20 novembre 2021, quando gli agenti del Nucleo Operativo impegnati in un servizio antidroga lo hanno sorpreso in via Cappuccina mentre cedeva una dose di eroina ad un ventenne di Mira.
Volto ormai noto quello dello spacciatore 27enne di origine nigeriana che ora è finito nei guai. In passato a suo carico anche due denunce in stato di libertà per porto di arnesi da scasso e rapina aggravata.
L’uomo è stato accompagnato nelle camere di sicurezza del Comando generale della Polizia locale in attesa del processo per direttissima in programma domani mattina, lunedì 22 novembre. Gli operatori della Polizia locale hanno raggiunto anche il cliente, un ragazzo ventenne di Mira: al giovane è stata stata contestata la violazione della normativa in materia di stupefacenti ed è stato sanzionato a norma del Regolamento di Polizia Urbana con
una sanzione amministrativa di 450 euro e con il contestuale daspo urbano, ovvero l’ordine di allontanamento per 48 ore dalla zona.
Sempre sabato pomeriggio, in un differente intervento, gli agenti hanno fermato davanti alla stazione ferroviaria di Mestre un trentottenne italiano, residente in provincia di Treviso. L’uomo, bloccato in sella ad una bicicletta a noleggio, sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di un trancino del quale non è stato in grado di spiegarne il motivo della detenzione. A seguito di ulteriori verifiche gli operatori del Nucleo Operativo hanno accertato a carico dell’uomo alcuni precedenti per reati
contro il patrimonio, truffa, riciclaggio. Il trentottenne è risultato anche di esser stato sottoposto a misure di prevenzione perché considerata persona pericolosa per la sicurezza pubblica. Al termine dei controlli di rito gli agenti hanno denunciato l’uomo per possesso di oggetti atti ad offendere.